Giorgia Latini, vice presidente della Commissione Cultura della Camera fa pressing sulla Regione Marche per una maggiore collaborazione

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Giorgia Latini, vice presidente della Commissione Cultura della Camera fa pressing sulla Regione Marche per una maggiore collaborazione

Il suo slogan 'fare squadra' non si limita alle parole e con gli altri parlamentari del Piceno ha un dialogo pressante con l'unico scopo del benessere del territorio. Tanti gli spunti in agenda dal 'Cammino Micheliano' per creare con il turismo una riscoperta dei borghi colpiti dal terremoto e creare nuova economia. Poi Zona economica Speciale e provvidenze di 'Resto al sud' per favorire lo sviluppo e nuova occupazione.

Ascoli - L'on. Giorgia Latini, vice presidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati per la Lega, non è una parlamentare chiusa nel suo settore tematico. Assorbe come una spugna le istanze che arrivano dal territorio: dalla cultura al lavoro, dallo sviluppo al sociale, con un occhio attento al terremoto e alla ricostruzione. Il suo slogan “fare squadra” non si limita alle parole e con gli altri parlamentari del Piceno ha un dialogo pressante con l'unico scopo del benessere del territorio. Pressing sulla Regione Marche per una maggiore collaborazione al di là delle fazioni politiche.


Giochiamo in casa, cultura. Sono molte le esigenze che arrivano dal territorio?


Prima ero attenta alla nostra città come assessore alla Cultura, ora, visto il comprensorio più ampio nel quale sono stata eletta, con Fermo e Macerata, le richieste per le progettualità in campo culturale arrivano anche da questi territori e io mi sono messa a disposizione con la mia struttura. Ad Ascoli Piceno – dice l'on. Giorgia Latini - il contatto con la gente, con le associazioni, era già saldo, ma ora la nostra provincia rafforza la sua potenzialità di farsi ascoltare a Roma, può contare su un filo diretto con il governo tramite la mia attività in qualità di vice presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati.

Stiamo portando avanti vari progetti, ovviamente di respiro nazionale che però toccano anche il nostro territorio.

Un esempio è tutto l'ampio tema dei “Cammini”. E' di questi giorni un incontro che ho avuto al Ministero per parlare di questa tematica. C'è uno scenario di grande rilevanza: il turismo delle tradizioni, legato ai territori, alla scoperta di borghi bellissimi.


Un settore turistico davvero sostenibile che, grazie a questo flusso di persone appassionate della natura, stimola la crescita di bed & breakfast, crea nuova economia in territori che altrimenti si spopolerebbero soprattutto dopo un terremoto che ha minato la vita di quei luoghi.


In particolare sto sostenendo l'istituzione di un nuovo cammino, quello “Micheliano” legato a San Michele Arcangelo che partirà dalla Puglia, arriverà a L'Aquila, passerà per Acquasanta Terme e io volevo far inserire anche Ascoli Piceno con la chiesa di S. Angelo Magno (dedicata appunto all'Arcangelo), fino ad arrivare ad Arcevia e Fabriano. E' un cammino già tracciato che coinvolge tre regioni: Puglia, Abruzzo e Marche. Ora chiaramente si dovrà lavorare sulla fattibilità per la realizzazione. Occorre sottolineare che quello dei Cammini è un mix tra cultura, turismo ed enogastronomia, quindi la valorizzazione delle identità territoriali per non farle disperdere.


Presentato poi un altro importante progetto proprio dal Comune di Ascoli Piceno per i “Carnevali storici”: il bando emesso dal Miur è stato chiuso a fine settembre. Speriamo che venga accolto perché i requisiti ci sono tutti dato che il nostro carnevale è talmente noto e costituisce davvero un unicum a livello nazionale.


Peccato che il bando Anniversari per personaggi storici di grande levatura culturale sia stato chiuso, io sono stata relatrice per la nostra regione su Leopardi e Rossini. Mi sarebbe piaciuto inserire per Ascoli Piceno Cecco D'Ascoli del quale il prossimo anno si festeggiano i 750 anni. Quindi direi di proporre di nuovo questo progetto soprattutto per i legami di Cecco D'Ascoli con Dante visto che per Dante i bandi sono ancora aperti”.



E i rapporti con gli altri parlamentari del Piceno?


C'è un dialogo molto buono tra noi, c'è molta collaborazione, pensiamo al bene del territorio piuttosto che a competere tra di noi per far vedere quello che emerge di più. Ad esempio sul versante terremoto, sul Commissario, sulle nomine, ci siamo sempre confrontati”.


Ecco, il nuovo Commissario per il terremoto del centro Italia… che ne pensa?


Non lo conoscevo, ma sembra una persona equilibrata, una brava persona. Magari non è prettamente un tecnico, un ingegnere però si è occupato comunque in prima linea del terremoto. Tra l'altro è un terremotato lui in prima persona quindi di certo avrà a cuore di far ripartire la ricostruzione che è poi la questione essenziale adesso, cercare di sburocratizzare la ripartenza”.



Il terremoto resta una vera patata bollente …


A mio avviso occorrerebbero misure ex novo per far ripartire la ricostruzione, in ogni caso ad occuparsi di questa materia per la Lega è il nostro commissario Marche, il senatore Paolo Arrigoni, e sarà lui dettare la linea della Lega e si coordinerà con il Commissario Farabollini. Sono molto fiduciosa perché tra l'altro lui è un ingegnere ed è una personalità esperta nel problem solving. Per quanto mi riguarda io ho sempre riportato le istanze che arrivano dal territorio come quelle dell'Ordine degli ingegneri del Piceno. E proprio con l'on. Roberto Cataldi (M5S) stiamo per organizzare un incontro con il nuovo Commissario e il presidente dell'Ordine degli ingegneri di Ascoli Piceno”.


In uno degli appuntamenti dell'evento Crea Credi Cambia organizzato da Marco Fioravanti si è detto che la Regione Marche è fanalino di coda quanto a spesa dei fondi europei, è un problema?


Dunque, occorre puntualizzare un fatto: le risorse europee ci sono ma occorre essere virtuosi nella gestione. Io da parlamentare posso solo auspicare che ci sia collaborazione della Regione con i rappresentati del Parlamento poi è la Regione che dal punto di vista amministrativo deve attivarsi. Un esempio può essere il discorso che stiamo portando avanti sulla Zona Economica Speciale per far ottenere al Piceno una situazione favorevole per un nuovo sviluppo che sottragga il territorio alla crisi strutturale della quale è vittima da oltre un decennio, resa ancora più fragile dal terremoto. Noi parlamentari possiamo porre sul tavolo tute le possibilità del mondo a difesa del Piceno e delle Marche, ma poi se la Regione Marche non attiva nessuna pratica sulla questione tutti i nostri buoni propositi, come quelli studiati e suggeriti dal presidente dell'Ordine dei Commercialisti Carlo Cantalamessa con il suo staff, ma se non si attiva amministrativamente questa richiesta tutto resta lettera morta. Quindi la nostra disponibilità a tutto tondo per facilitare questa risorsa potrebbe restare vana. Occorre fare squadra per dare risposta ai cittadini. Si deve pensare al bene del territorio senza fazioni politiche”.


Poi c'è anche la possibilità della misura “Resto al sud” anche per il Piceno?


Questo è un provvedimento molto importante e su questo tema io ho avuto una grande apertura sia da parte del Sottosegretario al ministero del Lavoro e Politiche sociali Claudio Durigon che dal Sottosegretario al Ministero per il Sud Giuseppina Castiello che ritiene questa misura estendibile al sud delle Marche e con lei ho un appuntamento a breve per attivarci”.