Ancona - Il Consiglio regionale ha dedicato la seduta aperta di oggi all'attività delle associazioni dei marchigiani emigrati all'estero. In totale sono 5 federazioni e 63 associazioni, attive in 12 Stati e 3 continenti (Europa, America, Oceania). La maggior parte opera in Argentina, dove i marchigiani discendenti di coloro che tra fine Ottocento e inizio Novecento lasciarono la nostra regione sono oggi circa 1 milione e mezzo. Numerose le associazioni anche in Canada e in Belgio, a seguire Francia, Lussemburgo, Svizzera, Germania, Usa, Uruguay, Brasile, Venezuela e Australia. «Queste associazioni di tanti volontari – ha sottolineato il vicepresidente Renato Claudio Minardi - sono un luogo di iniziativa virtuosa e mantengono vivo un legame con le Marche che va sostenuto con cura e attenzione. E' fondamentale che questo pezzo di storia non vada perso, anche coinvolgendo i giovani discendenti».
Attualmente i marchigiani iscritti all'AIRE,
l'anagrafe degli italiani residenti all'estero, sono 130mila, gli
immigrati arrivati in regione sono 140mila. «Le Marche – ha
aggiunto Minardi – sono ancora oggi una terra di approdo e di
partenze. Questi dati ci spingono a riflettere sulle Marche del
futuro, a costruire strategie per offrire nuove opportunità di
lavoro ai giovani, e significa promuovere valori di solidarietà e
speranza, non la politica della paura, ma della tolleranza e della
fiducia nel dialogo». La situazione associativa è stata presentata
in Aula dal Presidente del Consiglio dei Marchigiani all'estero,
Franco Nicoletti, famiglia originaria di Pergola, residente in
Lussemburgo. «Bruxelles, Londra, Los Angeles, Hong Kong, Cina sono
alcuni dei luoghi dove stanno nascendo nuove associazioni – ha
sottolineato Nicoletti - Siamo parte integrante della comunità
marchigiana, parimenti impegnati per lo sviluppo e per la promozione
delle Marche, quando votate le leggi pensate anche alla comunità
globale marchigiana».
La valorizzazione della figura di
Gioacchino Rossini per il 150esimo è stata al centro di 17
iniziative svolte in tutto il mondo e attualmente è in corso
l'Educational Tour, un percorso di conoscenza delle proprie origini
per i giovani discendenti di emigrati. Sono 19 i partecipanti,
provengono da Argentina, Brasile, Uruguay e Canada e si definiscono
«ambasciatori delle Marche» - come ha raccontato l'argentina Alicia
Quiero - perché in questi giorni promuovono il territorio attraverso
i social network e i loro blog. Un modo innovativo per far conoscere
le potenzialità turistiche delle Marche, apprezzato anche
dall'assessore al turismo Moreno Pieroni che considera questi ragazzi
«testimonial perfetti».
La legge regionale 39 del 1997
“Interventi in favore dei marchigiani all'estero” prevede per il
2018 un Piano di interventi a favore degli emigrati con contributi
per la nascita di nuove associazioni, la costituzione di un centro di
documentazione per l'emigrazione marchigiana e la promozione del
“Museo dell'Emigrazione marchigiana nel mondo”, allestito a Villa
Colloredo Mels di Recanati. «Un museo importante – ha raccontato
l'assessore alla cultura del comune di Recanati Rita Soccio - che
stiamo implementando con laboratori didattici per far capire ai
nostri giovani la questione dell'emigrazione, visitato dal giugno
2017 all'agosto 2018 da 20mila persone».