Nella riunione, obiettivo condiviso di conseguire l’85% di raccolta differenziata
L’Ata Rifiuti di Ascoli Piceno ha avviato oggi pomeriggio, con l’incontro tenutosi nella Sala del Consiglio Provinciale, la procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) per il Piano d’Ambito. Si è trattato di un incontro molto importante e partecipato: da evidenziare infatti che, in questa fase preliminare, il Presidente dell’Ata Paolo D’Erasmo ha voluto convocare non solo gli SCA, cioè i Soggetti Competenti in materia Ambientale indicati dalla normativa nazionale e regionale e rappresentati dai 33 sindaci dei Comuni e da una serie di Enti ed autorità preposte, ma ha allargato la consultazione anche alle associazioni ambientaliste, ai comitati di tutela del territorio e ai sindacati.
“L’obiettivo di questa fase così delicata e significativa - ha sottolineato nell’intervento introduttivo il presidente D’Erasmo - è quello di coinvolgere tutti gli attori dello sviluppo locale e raccogliere da parte loro contributi, proposte, idee e suggerimenti nel corso del processo di elaborazione della VAS del Piano d’Ambito vero e proprio, destinato a pianificare per i prossimi 15 anni il sistema di gestione dei rifiuti. La Regione – ha proseguito il presidente D’Erasmo - ha avviato un tavolo tecnico con le Province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno per definire possibili sinergie con le tre Ata volte a costruire un percorso condiviso di integrazione tra i Piani d’Ambito delle tre province denominate Marche Sud”.
“La Provincia di Ascoli Piceno è quella più avanzata nel processo di pianificazione – ha ricordato il direttore dell’Ata di Ascoli Piceno Claudio Carducci nell’illustrare il documento di Scoping della VAS - la raccolta differenziata sta crescendo in maniera significativa e l’obiettivo che ci si pone in un triennio è quello di arrivare alla quota dell’85%. Un traguardo possibile con l’impegno straordinario di tutti i sindaci e cittadini. Con questa procedura di VAS – ha concluso il Direttore - abbiamo avviato ad un percorso sicuramente complesso dal punto di vista tecnico ma che viene attivato nella massima trasparenza e partecipazione come è stato fatto per il documento preliminare del Piano d’Ambito”.
L’interessante dibattito che ne è seguito è stato partecipato e costruttivo condividendo l’impegno forte, sia da parte pubblica che dalle associazioni ambientaliste e forze sindacali, di incrementare la raccolta differenziata elemento indispensabile di sostenibilità ambientale ed economica per la pianificazione a lungo termine.
Tutti i soggetti partecipanti all’incontro si sono impegnati a produrre i loro contributi in forma scritta al più presto al fine di poter programmare, a settembre, un ulteriore incontro per la valutazione dei successivi approfondimenti di natura ambientale e tecnica.