Ascoli - Ieri
la Casini ha fornito alcuni dati riguardanti le pratiche del terremoto
giacenti presso gli uffici del Comune di Ascoli, accusando i nostri
funzionari di lasciarne giacere ben 30 su 52. Questa mattina - vista la
gravità dell’accusa e l’indignazione dei nostri dipendenti - mi sono
preso la briga di verificare come stessero le cose e ho accertato che la
Casini ha fornito dati completamente falsi.
La
situazione vera è questa: al Comune di Ascoli Piceno sono state
caricate sul MUDE (la piattaforma informatica dedicata), dai
professionisti incaricati, 57 pratiche.
Lo
Sportello Unico per l’Edilizia ha ricevuto una richiesta formale di
contributo istruttorio, da parte dell’Ufficio Speciale per la
Ricostruzione, per 51 di tali pratiche.
Relativamente a queste 51 pratiche la situazione istruttoria è la seguente:
- n. 39 sono state definite e chiuse;
- n. 2 sono state definite con silenzio assenso;
-
n. 10 richieste, le più recenti, sono in corso di istruttoria e saranno
definite nei termini previsti dalla norma ed indicati dal medesimo USR (Ufficio Speciale Ricostruzione).
La
Casini dove ha presi questi dati falsi ? Chi glieli ha dati ? Non certo
il fratello Carlo, architetto integerrimo ed alta professionalità
dell’Ufficio Ricostruzione di Ascoli, il quale non può certo aver
indotto la sorella in questo grossolano errore.
In
attesa di conoscere la fonte e soprattutto in attesa delle scuse
pubbliche della Casini ai funzionari comunali e ai cittadini che
attendono risposte, mi corre l’obbligo di esercitare il diritto/dovere
di critica politica affermando che:
1)
la ricostruzione nel nostro territorio è resa ancora più difficile e, di fatto, ostacolata da rappresentanti istituzionali così manifestamente
inadeguati e disinformati;
2) ancora una volta la Casini fa politica sulla pelle dei terremotati dicendo bugie sullo stato della ricostruzione.
Quando la smetterà ?