Ascoli - Programma snello in quattro punti per il territorio: Terremoto, Infrastrutture, Lavoro, Sanità e servizi sociali a supporto di quello nazionale del centrodestra. Marco Fioravanti (FdI) si presenta così, ma spariglia subito le carte sulla sanità del Piceno per bocciare la realizzazione dell'ospedale unico sposata dal centrosinistra: l'idea è quella della costituzione dell'Azienda ospedaliera Marche sud, ma la novità è nel potenziamento e ammodernamento dell'ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno e la realizzazione di un nuovo ospedale vicino allo svincolo autostradale di Porto d'Ascoli.
“Così si risparmierebbe rispetto ad un'unica struttura da 200 o 300 milioni di euro - dice Fioravanti – E soprattutto si velocizzerebbe un intervento essenziale per modernizzare la nostra sanità. Che l'ospedale di Ascoli sia importante e vicino alle aree interne, ora prive di strutture, lo convalida quanto è avvenuto nell'emergenza terremoto: il pronto soccorso del Mazzoni ha dimostrato la qualità dei suoi operatori in quei terribili momenti”.
I fatti drammatici che hanno portato Macerata alla ribalta delle cronache nazionali vengono trattati con estrema delicatezza dal candidato del centrodestra all'uninominale di Ascoli Piceno.
“Condanno con fermezza tutti e due gli episodi – dice Fioravanti – quando è in ballo la vita umana, di qualsiasi colore, non si scherza. I responsabili vanno condannati. Resto dell'idea che in tutte queste situazioni le massime Autorità del Paese debbano essere vicine alle vittime e alle loro famiglie. Per l'assassinio di Pamela Mastropietro poi, ci può essere solo il rispetto in questo momento per il dolore di una madre, per la sua richiesta di silenzio sulla vicenda”.
Fioravanti si smarca e chiarisce “una
volta per tutte” la sua posizione con la cooperativa Giocamondo e
sul tema dei migranti ospitati a Carpineto.
“Dal 2014 - dice il candidato del centrodestra – sono in aspettativa senza stipendio dalla cooperativa, da socio lavoratore, ora sono solo socio. Mi sono occupato da direttore soltanto degli aspetti turistici che fino ad allora impegnava l'attività di Giocamondo e sono riconoscente per la vasta esperienza e formazione che in quel periodo ho maturato nel settore turistico. D'altro canto non ho mai partecipato ad alcun Cda e quindi non ho mai preso io decisioni. La cooperativa poi solo nel 2015 si è occupata del tema migranti. Io ho soltanto verificato che non ci fosse incompatibilità tra il mio ruolo di amministratore pubblico e il ruolo di socio in quella cooperativa: poiché – spiega – Fioravanti – Giocamondo non ha mai preso un euro dal Comune di Ascoli Piceno, per me non c'era alcuna incompatibilità. Debbo dire in più che io con l'intera amministrazione comunale ci siamo battuti sul piano del numero di migranti che sarebbero arrivati ad Ascoli, facendone diminuire il numero di almeno 100 unità”.
E sul tema delle infrastrutture, oltre ad un più sostanziale ammodernamento della Salaria, punta sul proseguimento della terza corsia dell'autostrada A14 fino a San Benedetto. Poi c'è il tema della ferrovia.
“Poiché il Piceno e il Pesarese sono figli dello stesso Dio – dice Fioravanti – non si vede perché a San Benedetto de Tronto non debbano esserci fermate dei Frecciabianca come accade a Pesaro”. Poi lancia l'aspetto dell'innovazione tecnologica, della quale parlerà anche con il comitato per la “Ferrovia dei due Mari”.
“Dicono tutti che sono giovane e per questo è d'obbligo studiare ciò che accade nel mondo – commenta – Marco Fioravanti – Dobbiamo puntare sull'innovazione anche per i trasporti ferroviari: Elon Musk, l'imprenditore che ha sull'auto elettrica Tesla ha creato “Hypeloop One”: si basa su un motore elettrico lineare per accelerare e decelerare e sulla levitazione elettromagneticamente attraverso un tubo a bassa pressione. I costi di questo sistema sono inferiori rispetto alla ferrovia tradizionale e all'alta velocità. Quanto ai tempi di percorrenza si stima che la velocità massima per un veicolo passeggeri o carico leggero sarà di circa 1080 chilometri all'ora: 2-3 volte più veloce di treni ad alta velocità”.
E sul tema del lavoro Fioravanti tira un affondo al Movimento 5 Stelle sul reddito di cittadinanza citando il prof. Stefano Zamagni, l'economista, docente all'Università di Bologna e padre degli studi sul Terzo settore.
“Come vedete non lo dice solo Marco Fioravanti – spiega il candidato – Ma il prof. Zamagni ha spiegato come anche San Francesco fosse contrario all'assistenzialismo. Occorre dare dignità alle persone creando posti di lavoro e quindi sviluppo. E per coloro che non arrivano ad un compenso degno nel lavoro che stanno svolgendo diamo un reddito di dignità: il Comune di Ascoli ha già attivato in concreto questo percorso”.
Poi per il territorio invoca, una volta in parlamento, la possibilità di dare alle aree del cratere che hanno subito consistenti danni socio-economici con la crisi sismica del 2016-2017, le stesse possibilità stabilite attualmente per il Mezzogiorno: sgravi contributivi per le imprese che assumono a tempo indeterminato da 8 mila euro, magari solo per 5 anni, poi si valuterà l'impatto di questa misura e si apporteranno dei correttivi. Mi batterò perché i giovani trovino lavoro, ma anche le donne e gli over 50”.
E il timore dei candidati in corsa per questa competizione nel collegio?
“Non bisogna mai sottovalutare, comunque – afferma Fioravanti – non mi pare che si debba essere preoccupati di chi come Di Francesco ha perso le primarie in casa. Per il candidato 5 Stelle non lo conosco, ma ritengo che per andare in parlamento dovrebbe essere obbligatoria un'esperienza e una formazione da amministratore, come minimo da consigliere comunale”.
Sul terremoto Fioravanti stigmatizza “ Il fallimento politico, amministrativo e umano della politica. Da parte nostra ci sarà l’impegno quotidiano per fare in modo che s’inverta subito la rotta. Dobbiamo far tornare tutti nelle proprie case per far rivivere quei posti ormai deserti. Il costo delle casette, fra l’altro insufficienti, è talmente esagerato, in realtà con quel denaro si poteva pensare sin dall’inizio a una ricostruzione immediata nelle medesime aree di nuove case. Proprio perché ora quelle zone sono sotto i riflettori occorre muoversi per restituire dignità e vita a quei luoghi abbandonati. Occorre sostenere le piccole e medie imprese delle zone terremotate, dare loro delle prospettive concrete, portare avanti degli investimenti e cercare di vincolare coloro che voglio promuovere nuove attività nel territorio mediante assunzioni a lungo termine”.
Il senso politico della sua candidatura nel centrodestra per il Piceno Marco Fioravanti lo traduce con un pronome plurale: noi.
E' il noi che determina, secondo Fioravanti, l'unica coalizione presente in questa tornata elettorale con partiti strutturati.
Noi è poi quella visione dell'essere uniti che vince l'individualismo in una battaglia per governare un Paese, un territorio: essere insieme per creare le condizioni in risposta alle esigenze delle persone.