Monica Acciarri lascia il Pd. Decisione sofferta maturata nell'arco di un anno

Monica Acciarri lascia il Pd. Decisione sofferta maturata nell'arco di un anno

Per circa 400 voti non era stata eletta nel consiglio regionale. Continuerà a lavorare per la comunità. Non aveva rinnovato la tessera, la decisione anche per le incoerenze del Pd su progetti strategici come la riqualificazione dell'ex Carbon e la strategia nella sanità.

Ascoli - Monica Acciarri lascia il Partito Democratico e lo ha comunicato nell'odierna seduta del Consiglio comunale.
"Non è così facile prendere una decisione come quella di oggi in Consiglio comunale: ho dovuto fare una scelta per coerenza politica ed umana. Lascio il Partito Democratico e di conseguenza il gruppo consiliare perché la gestione a livello nazionale del Pd non inclusiva scuote quella che per me, che sono cresciuta in questo partito e mi sono impegnata a farlo crescere convincendo molti a tesserarsi nel Pd, è la base fondamentale per risolvere i problemi del territorio, dei cittadini: essere aperti al confronto delle idee vuol dire crescere e far crescere una comunità.


Questo passo ha comportato per me un travaglio di circa un anno, non ho rinnovato la tessera e diversi episodi anche locali nello stesso consiglio comunale mi hanno alla fine posto di fronte ad una realtà poco piacevole dal punto di vista della mia visione della politica: la politica è una cosa seria, non si può scherzare con le scelte perché alla fine avranno riflessi negativi o positivi sui cittadini che incontri ogni giorno.


Per me dunque è stato difficile ad esempio digerire posizioni del Pd contro progettualità che tendevano alla riqualificazione dell'ex Sgl Carbon. Era stato il centrosinistra ad “inventarsi” questo progetto con la giunta guidata da Rossi, nella quale c'erano assessori del Pd, e l'appoggio completo dei sindacati, e poi trovarsi a farsi scippare politicamente dei riflessi di sviluppo con la creazione di nuovi posti di lavoro dal centrodestra. E' incomprensibile.


Un altro esempio è stata una delle ultime votazioni su un tema molto complesso come quello della sanità che io penso di aver approfondito con umiltà, molto lavoro e studio.


C'era una mozione presentata dal centrodestra con toni politici duri nei confronti del presidente Ceriscioli ed io ero riuscita ad eliminare proprio quella critica politica perché si andava manifestando un voto all'unanimità visto che anche il Movimento 5 Stelle avrebbe votato a favore. D'altro canto non era affatto insensato votare un impegno a far realizzare l'Azienda ospedaliera e di conseguenza l'ospedale unico: era un punto del centrosinistra, quello della precedente giunta regionale guidata da Spacca. Era scritto nero su bianco, cosa c'era di incoerente per un appartenente al Pd? Eppure eravamo in due e mentre io votavo a favore il capogruppo del Pd abbandonava il Consiglio perché era per un rinvio di una mozione che senza il mio intervento e il mio emendamento sarebbe stata una clava contro Ceriscioli e la sua giunta.


Ecco, forse questi esempi sono stati la goccia che hanno fatto traboccare il vaso e hanno fatto maturare in me la scelta di oggi. Continuerò ad essere al servizio della città nel gruppo misto sentendomi libera di pensare alle migliori soluzioni, al bene comune degli ascolani e del Piceno".