Ascoli - Da ieri anche Ascoli Piceno ha ufficializzato la realizzazione di un “cimitero per gli animali da affezione” con una delibera di Consiglio comunale. Ora il passo successivo è individuare l'area dove collocarlo.
E' stato Igino Cacciatori, promotore dell'iniziativa, che in Consiglio comunale ha fatto una breve cronistoria dell'iter (partito ben prima del 2015) che ha avuto necessariamente uno stop dovuto alle impreviste situazioni create da ben quattro terremoti che hanno inferto ferite drammatiche all'entroterra piceno, soprattutto con le morti indelebili di Arquata del Tronto, e alla stessa città di Ascoli Piceno con le molte inagibilità di edifici pubblici e privati.
Però questa iniziativa di civiltà ha poi ripreso il cammino ed è stata votata all'unanimità in due Commissioni congiunte. Si tratta di un tema che tocca molte famiglie. Spesso gli animali riempiono vuoti e solitudini con la loro presenza.
E' ormai assodato l'effetto terapeutico della presenza di animali per certe patologie. Pet therapy (o anche zooterapia, è una terapia "dolce", basata sull'interazione uomo-animale, che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo) è un termine ormai entrato nel vocabolario di tutti.
I numeri portati all'attenzione dei consiglieri comunali da Cacciatori sono rilevanti: all'anagrafe canina sono ben 8 mila i cani censiti, cioè portatori di microchip che ne individuano anche il proprietario. Costituiscono una percentuale rilevante di “amici a quattro zampe” presenti in città, il 16% rispetto agli abitanti.
Il regolamento approvato in Consiglio comunale riconosce diritti e doveri per i possessori degli animali e per tutti i cittadini con aspetti sanzionatori per la tutela degli animali e sull'aspetto dell'igiene urbana.
Nel corso della discussione diversi gli interventi volti a migliorare in alcuni punti della città i luoghi di “sgambatura” dei cani in termini di manutenzione e accessibilità.
Uno dei temi centrali dei quali Igino Cacciatori si è occupato da qualche anno (ne è stato vittima lui stesso) è stato l'inquietante tema dei bocconi avvelenati che hanno ucciso diversi cani in altrettante zone della città. Un tema che proprio ieri purtroppo ha avuto una nuova riacutizzazione con due episodi ad Ascoli Piceno e la morte di due cani.