Ascoli - Il 23
ottobre alle ore 12 si aprirà ufficialmente la procedura
telematica per la presentazione delle domande per
l'accesso ai benefici fiscali e contributivi della “Zona
Franca Urbana” prevista nei Comuni delle Regioni del
Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti
dagli eventi sismici che si sono susseguiti dal 24
agosto 2016.
Le imprese, ai fini dell’accesso alle agevolazioni
fiscali e contributive per gli anni 2017 e 2018,
dovranno dimostrare di aver subito, a causa degli eventi
sismici, una riduzione del fatturato almeno pari al 25%
nel periodo che decorre dal 1º settembre 2016 al 31
dicembre 2016, rispetto al corrispondente periodo
dell’anno 2015.
Il requisito della “riduzione del fatturato” non dovrà
invece essere rispettato da quei soggetti che hanno
avviato l’attività in data successiva al 1° settembre
2015 o che avvieranno la propria attività nella “Zona
Franca Urbana” entro il 31 dicembre 2017.
Uno strumento agevolativo, fortemente auspicato e voluto
da Confindustria Centro Adriatico e dall'Ordine dei
Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di
Ascoli Piceno che fin dal primo momento hanno
sensibilizzato le Istituzioni e l'opinione pubblica
sulla necessità di introdurre misure straordinarie che
potessero rilanciare realmente l'economia dei territori
colpiti dal terremoto.
Un intervento che è stato normato dall'articolo 46 del
decreto legge 24 aprile 2017, n. 50 a cui si sono
aggiunte due circolari intepretative e alcune risposte
alle domande più frequenti pubblicate nel sito del
Ministero dello Sviluppo Economico.
Una misura quella della “Zona Franca Urbana” che
contiene comunque alcuni coni d'ombra che sono stati già
oggetto di alcune proposte di modifica da parte di
Confindustria e dell'Ordine dei Dottori Commercialisti:
l'eliminazione tout court del requisito della riduzione
del 25% di fatturato e la proroga al 2019 almeno per
quelle imprese che costituitesi nel 2017 avrebbero solo
il 2018 come anno agevolato.
Anche per questo motivo, Confindustria Centro Adriatico
e Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti
contabili di Ascoli Piceno, che proprio in questi giorni
stanno condividendo anche la battaglia per la permanenza
sul territorio delle sezioni fallimentari dei Tribunali
di Ascoli Piceno e Fermo, sono convinte che la “Zona
Franca Urbana” non debba rimanere l'unica risposta
straordinaria per dare respiro all'asfittica economia
del nostro entroterra.
"L’Ordine dei Dottori Commercialisti, unitamente a
Confindustria, continua a battersi per il territorio
mettendo sul campo tutte le proprie idee e le migliori
risorse" - afferma il Presidente dell'Ordine dei Dottori
commercialisti e degli Esperti contabili di Ascoli
Piceno, Carlo Cantalamessa.
"Riteniamo che in tempi veramente gravi come quelli che
il Piceno sta attraversando debbano essere date dallo
Stato risposte adeguate. Abbiamo denunciato più volte
che i provvedimenti di “no tax area” non sarebbero stati
sufficienti ed ora gli operatori economici se ne stanno
accorgendo. Ribadiamo che l’applicazione della Zona
Economica Speciale per i territori colpiti dal sisma
potrebbe dare l’effettiva svolta alla ripresa con
interventi pesanti e strutturali di investimenti da
parte dello Stato in infrastrutture. Siamo favorevoli ed
auspichiamo provvedimenti seri - continua Cantalamessa -
per l’asse viario della Salaria e, finalmente, al varo
del progetto della ferrovia per Roma".
"In realtà ci stiamo accorgendo invece come la nostra
provincia continui a perdere pezzi importanti di
essenziali presidi: il pericolo adesso - conclude
Cantalamessa - è che anche il Tribunale sia di fatto
declassato, dopo che sul territorio non si è investito
in sanità ed università. Di fatto tutte le risorse
migliori sono destinate ad altre realtà territoriali".
“Nei decreti post sisma - afferma Simone Mariani,
Presidente di Confindustria Centro Adriatico - sono
stati introdotti interventi a favore delle imprese che
ancora non sono stati attivati: penso ad esempio al
credito d'imposta per l'acquisto di beni strumentali
oppure all'articolo 20 del decreto legge n. 189 relativo
ai contributi per gli investimenti effettuati dal 24
agosto 2016”.
“E' indispensabile dare una drastica accelerazione
all'operatività di queste misure - continua il
Presidente Mariani - così come è urgente creare le
condizioni normative per favorire nuove iniziative
imprenditoriali e quindi nuova occupazione. In questa
direzione è auspicabile l'inserimento di tutti i Comuni
del cratere nelle aree depresse della Comunità europea
ai sensi dell' art.107.3 c del Trattato”.
Per fornire risposte alle tantissime richieste di
chiarimenti e informazioni sulla “Zona Franca Urbana” e
sulle modalità di presentazione delle domande,
Confindustria ha organizzato per giovedì 26 ottobre a
partire dalle ore 15 presso la propria sede di Corso
Mazzini ad Ascoli Piceno un workshop a cui prenderanno
parte funzionari del Ministero dello Sviluppo Economico,
di Invitalia e dell'Agenzia delle entrate.
Per l'incontro tecnico sono attese imprese provenienti
da tutto il Centro Italia.