Assemblea dell'Ata: rifiuti smaltiti a Fermo con aumento della Tari, approvato il bilancio 2017

Assemblea dell'Ata: rifiuti smaltiti a Fermo con aumento della Tari, approvato il bilancio 2017

Si attendono le conclusioni entro ottobre dei procedimenti autorizzativi per la quarta vasca di Geta e la 'vaschetta' di Relluce

Ascoli - L'assemblea dell'Ata Rifiuti ha approvato il conferimento straordinario dei rifuti a Fermo in attesa che vengano completati i procedimenti autorizzativi per la quarta vasca della Geta e la "vaschetta" di Relluce. Entro ottobre poi la decisione dei tempi nei quali tornare a conferire i rifiuti nell'ambito provinciale piceno.

Perché c'è un punto sostanziale in questa decisione temporanea che aumenterà la Tari nei vari Comuni della Provincia di Ascoli Piceno. Costerà infatti 120 euro a tonnellata lo smaltimento dei nostri rifiuti a Fermo.

Di contro c'è una clausola di recessione con un preavviso di 3 mesi dal momento in cui i rifiuti piceni potranno tornare allo smaltimento casalingo.

Una scelta approvata al'unanimità dopo una serie di interventi formulati per chiarire l'intera vicenda.

Il sindaco di Ascoli Guido Castelli ha sviscerato le diverse possibilità che al termine dei procedimenti autorizzativi per Geta e Relluce potrebbero concretizzarsi:

1) La Provincia di Ascoli Piceno boccia le due vasche da realizzare e allora il Piceno sarà costretto a smaltire i rifiuti a Fermo o in altro luogo fuori ambito sopportando gli ulteriori oneri economici.
2) L'ufficio Ambiente della Provincia riconosce i requisiti ad una sola delle vasche in questione e quindi si procederà a smaltire nel Piceno nella vasca prescelta.

3) Ed è questo il punto più critico, l'ufficio Ambiente della Provincia riconosce valide e autorizza sia la vasca di Geta che quella di Relluce.

"A questo punto - dice Castelli - occorrerà scegliere il luogo di abbancamento rifiuti nella discarica che sarà più conveniente dal punto di vista del risparmio sulla tariffa. 

Poi le varie posizioni. Polini, sindaco di Castignano, ribadisce il ricorso al Tar Marche contro la vasca della Geta e evidenzia che in ogni caso la scelta dovrà prima di tutto privilegiare la salute dei cittadini.

Stefano Stracci, sindaco di Monteprandone, è perplesso sulle lettere arrivate da Geta e Ascoli Servizi Comunali con la comunicazione delle tariffe in ribasso (95 euro a tonnellatada Geta e 81,50 per Ascoli Servizi Comunali per lo smaltimento). "Pagavamo troppo prima o troppo poco adesso?", si chiede Stracci. Una perplessità manifestata anche dal sindaco Tassotti (Montalto Marche).

Poi la preoccupazione di Enrico Piergallini, sindaco di Grottammare, che questa situazione potrà scatenare tra i cittadini. "Come faremo a spiegare - dice Piergallini - alla gente che dopo aver puntato sulla raccolta differenziata perché avrebbe generato risparmio economico, ora dobbiamo dire che ci sarà un aumento della Tari? Dobbiamo puntare sulla diminuzione della tariffa di conferimento più bassa nel rispetto delle regole".

Sara Moreschini, sindaco di Appignano, ribadisce la sua contrarietà all'impianto di Relluce, una posizione ribadita dal Commissario prefettizio Dinardo che fa sua la posizione trovata quando si è insediato al comune di Castel di Lama unitaria sul tema da parte di maggioranza e opposizione.

A questo punto il sindaco Guido Castelli è costretto a fare due precisazioni: la tariffa comunicata da Ascoli Servizi Comunali non si discosta da quella (85 euro a tonnellata) che Relluce faceva pagare ai comuni del Piceno prima della diatriba sulla sesta vasca di Relluce (la tariffa più bassa delle Marche). Quanto alla dichiarazione del Commissario Dinardo, Castelli chiarisce che naturalmente nelle scelte deve essere valutata in primis la regolarità ambientale del luogo di smaltimento.

E Giovanni Borraccini, sindaco di Rotella, a sottolineato il problema del terremoto che nel suo Comune con il 30% di case inagibili non aveva attualizzato il costo del servizio di raccolta che continuava a restare come se il 100% degli abitanti producesse rifiuti.

E nella seduta dell'Ata Rifiuti svoltasi oggi pomeriggio nell'aula consiliare di palazzo San Filippo, è stato approvato il bilancio annuale 2017 e pluriennale 2017 - 2019 deliberato da tutti i sindaci presenti con la sola astensione del Comune di Montalto Marche.

"Il documento contabile - hanno evidenziato il presidente dell'Ata Rifiuti Paolo D'Erasmo e la dirigente Fiorella Pierbattista - è stato elaborato sulla base della prudenza gestionale assumendo come impegni strategici la prevenzione della produzione dei rifiuti, l'aumento della raccolta differenziata e la salvaguardia dei piani finanziari e tariffari dei Comuni del territorio. Questo atto fondamentale consentirà inoltre di strutturare e consolidare ulteriormente l'organizzazione della macro struttura dell'Ente con l'assunzione a breve di un direttore tecnico a tempo determinato, individuato mediante selezione pubblica nel dott. Claudio Carducci e con il coinvolgimento di altro personale, soprattutto nell'area finanziaria".

 

Il Bilancio reca il parere favorevole del Revisore dei Conti dott. Stefano Antonini che è stato presentato ufficialmente dal presidente D'Erasmo all'Assemblea dei Sindaci ringraziandolo per il lavoro svolto e i suggerimenti formulati. 

Infine l'Assemblea ha dato il via libera alla richiesta di disponibilità avanzata dall'Ati 1 e Ati 2 dell'Umbria di completare, nell'impianto TMB di Relluce, il trattamento dei rifiuti urbani provenienti da fuori regione dietro corresponsione di una royalty.

Direttore tecnico dell'Ata Rifiuti sarà Claudio Carducci.