Decreto Mezzogiorno: organici scolastici prorogati al 2018, proroga al 31 dicembre 2017 per ricostruzione danni lievi

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Decreto Mezzogiorno: organici scolastici prorogati al 2018, proroga al 31 dicembre 2017 per ricostruzione danni lievi

Agostini: 'Sui contributi a partite iva due le regole da rispettare: etica professionale dei professionisti e responsabilità civica dei cittadini. I controlli saranno fatti su tutte le richieste. Indagherà la magistratura per gli aspetti penali, mentre all'Inps spettano le sanzioni amministrative e il recupero di contributi non spettanti'

Ascoli – L'on Luciano Agostini nel comunicare le novità del “Decreto Mezzogiorno” che interessano i territori delle Marche, affronta anche il dibattito scaturito dopo la pubblicazione dell'elenco di coloro che hanno percepito contributi una tantum (i più noti 5 mila euro) per le partite Iva individuali.


Nel cosiddetto “Decreto Mezzogiorno” - spiega l'on. Luciano Agostini - ci sono un paio di questioni approvate che riguardano anche noi, il Piceno, le zone colpite dal terremoto: la prima riguarda gli organici delle scuole che erano stati prorogati nello scorso anno scolastico, mantenendo il personale in virtù del fatto che c'era stato il terremoto. Quest'anno mancava un aggancio legislativo. La ministra Fedeli si era detta più volte disponibile ma senza questo provvedimento di carattere legislativo non si poteva procedere. Ora con l'art. 11bis si prorogano gli organici nelle aree colpite dal sisma anche per l'anno scolastico 2017-2018 con una maggiorazione dell'importo di spesa di 15 milioni di euro. La seconda questione nel Decreto riguarda la ricostruzione post sisma: c'è la proroga al 31 dicembre 2017 per la presentazione di domande e progetti per le schede B, cioè quelle per i danni lievi per i quali c'era una precedente scadenza al 31 luglio di quest'anno”.


E in relazione ai contributi una tantum per le partite iva individuali l'on. Agostini si scaglia contro chi prima chiede minore burocrazia nelle regole poi sui contributi una tantum che rispondevano a queste richieste si leva la crociata.


Beh, a questo punto – dice Agostini – quando il Presidente dell'Ordine dei Commercialisti chiede trasparenza perché mancano le regole, dico che dovrebbe guardare al suo interno. Questa legge è chiarissima: la prima regola è quella dell'etica professionale di chi fa la domanda. Se ci sono responsabilità ci saranno “a mezzadria” tra professionisti e partite Iva richiedenti il contributo perché con tutta evidenza chi istruisce una pratica di richiesta è un professionista. E' stato redatto un vademecum per orientarsi tra la burocrazia della ricostruzione anche a livello fiscale. Sia chiaro che un vademecum lo pretendiamo su chi fa cosa e su come vengono spese le risorse da Regioni, Comuni e enti vari”.


E le responsabilità, nel caso vengano dimostrate nel ricevimento di contributi non spettanti (gli una tantum)?


Qui mi pare che non si stia dando il giusto risalto all'importanza del certificato sostitutivo dell'atto notorio – afferma il deputato del Pd – In quel certificato sono scritte chiare le responsabilità penali alle quali chi lo sottoscrive va incontro. Se dice cose non vere compie un reato di falso con le conseguenze penali che prevede e ci penserà la magistratura a fare controlli di questo genere, mentre spetterà all'Inps chiedere indietro contributi non spettanti. Occorre dire con molta chiarezza che la Regione Marche ha comunicato che i controlli saranno fatti su tutte le richieste di contributo, non su un campione del 5%, come era stato detto. Guardate mi pare strano che un medico di medicina generale possa dire che per il sisma sia diminuito il suo lavoro in certe zone del Piceno perché la paura del sisma è pur sempre una patologia che ha colpito molte persone. In ogni caso, come sempre, in questa vicenda, al di là delle strumentalità politiche, il tema che emerge è anche quello delle responsabilità civica, quella personale di chi fa la richiesta di contributo”.


Altri temi sono quelli della ricostruzione, dei tempi e dei modi, delle macerie da portar via.


Sulla questione delle macerie stiamo in questo momento a 120 mila tonnellate smaltite di fronte ad 1 milione di tonnellate. - spiega l'on. Agostini - Nel 1997, e posso ben vantarmene perché ero nella Giunta regionale durante quel terremoto che fu gestito in modo virtuoso, dopo un anno avevamo portato via 50 mila tonnellate, ma ne dovevamo portare via (solo, ndr) 75 mila tonnellate. Adesso stiamo a più del doppio di quello che facemmo dopo un anno nel '97. Ci rendiamo conto di cosa voglia dire mettere le casette in posti come Arquata, Visso? Siete andati a vedere che sbancamento è stato fatto per mettere le casette a Spelonga? Uno sbancamento con muri di sostegno. Occorre fare opere di urbanizzazione come per una zona d'espansione, una lottizzazione normale. E' stato sbagliato dire sette mesi. Nel '97 noi le prime casette a Serravalle del Chienti le consegnammo 16 mesi dopo il sisma. Mi pare che comunque piano piano si stia aggiustando tutto. Il 18 agosto, secondo il crono programma, le stalle saranno tutte completate nonostante si sia passato da 47 a oltre 250 più fienili ed altro (si arriva a circa 500 costruzioni provvisorie)”.


E per finire la vicenda degli sms solidali, in un primo tempo dirottati dalla Regione su una pista ciclabile e sulla grotta sudatoria di Acquasanta Terme.


Qui si è gridato allo scandalo – dice Agostini – perché quelle risorse dovevano essere dedicate alla ricostruzione. Ma forse non si è capito che sia per la ricostruzione così come le scuole, per le emergenze con tre decreti che si sono succeduti e con la legge di Stabilità per il 2017sono già impegnati 7 miliardi e mezzo di euro. Già previsti un altro miliardo per il 2018 e un altro miliardo per il 2019. Il problema è spenderli. Quindi quando si dice una pista ciclabile o un'infrastruttura turistica fatta con i soldi degli sms, ma magari fosse”.


Chiaro anche il riferimento del parlamentare alla grotta sudatoria di Acquasanta Terme, Comune terremotato, che vedrebbe aumentare la sua economia con il recupero di una struttura di quel genere.