Area di crisi del Piceno, firmato al Mise l’Accordo di programma con 31,8 milioni disponibili per le Marche

Area di crisi del Piceno, firmato al Mise l’Accordo di programma con 31,8 milioni disponibili per le Marche

Sono pervenute 756 disponibilità, di cui il 55 per cento ha interessato la Valle del Tronto-Piceno: la progettualità cosi segnalata è servita per calibrare i contenuti del PRRI

Roma - È stato siglato oggi pomeriggio a Roma, alla presenza della viceministro Teresa Bellanova, l’Accordo di programma per l’area di crisi del Piceno Valle del Tronto e Val Vibrata. La firma è avvenuta al Ministero dello Sviluppo Economico (Mise), con la partecipazione dei rappresentanti istituzionali delle Regioni Marche e Abruzzo, delle Province di Ascoli e Teramo, dei Ministeri dell’Economia, Infrastrutture, Ambiente.


Alle Marche sono destinate risorse nazionali per 17 milioni di euro, alle quali si aggiungeranno altri 14,8 milioni della Regione. L’accordo, sul fronte marchigiano, avvia il progetto di riqualificazione industriale (PRRI) per il Piceno (32 i comuni interessati) e il Fermano (8 comuni).


Si conclude un percorso lungo, costruito con il territorio e con il Governo, per rilanciare le opportunità occupazionali e le iniziative imprenditoriali – ha commentato il presidente Luca Ceriscioli, a Roma per l’intesa – Parte ora una nuova fase, fatta di opportunità da cogliere e di investimenti da realizzare. Le risorse disponibili sono quelle che il territorio può gestire, sulla base delle manifestazioni d’interesse pervenute. Sarà possibile concretizzare così un progetto industriale adeguato alle richieste avanzate”.


La vice presidente Anna Casini, al Mise per la firma, ha sottolineato che “il PRRI sosterrà la promozione di iniziative imprenditoriali, il ricollocamento lavorativo e investimenti infrastrutturali nell’area di crisi. Un obiettivo è completare la Pedemontana Marche-Abruzzo che cercheremo di conseguire attraverso un percorso parallelo in grado di reperire le risorse necessarie”.


Casini ha poi ricordato che la Regione mette a disposizione dell’accordo le risorse del Por Fesr e Fse 2014/2020: “Serviranno per favorire gli investimenti produttivi, il sostegno alle startup, la promozione di progetti innovativi nelle filiere dell’eccellenza (imprese artistiche e culturali), il sostegno alle attività dei Gal (Gruppi azione locale) Piceno e Fermano, la promozione di politiche attive del lavoro”.


A partire dal 2016 si è svolto, sul territorio interessato, un’intensa attività di animazione per far emergere i fabbisogni di investimento da parte delle imprese. L’attività è stata svolta con il supporto di Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo dell’impresa) e il coinvolgimento delle associazioni di categoria, degli enti locali, degli istituti di credito. Invitalia ha pubblicato una call (14 settembre 2016) per raccogliere le manifestazioni di interesse delle imprese a investire nell’area, sia per le misure a titolarità nazionale (legge 181/89) che per quelle a cofinanziamento regionale (progetti di importo inferiore a 1,5 milioni di euro).


Sono pervenute 756 disponibilità, di cui il 55 per cento ha interessato la Valle del Tronto-Piceno: la progettualità cosi segnalata è servita per calibrare i contenuti del PRRI.