Ascoli - A seguito dell’Assemblea dei sindaci del 6 giugno scorso, con la presente vogliamo proporre alcune riflessioni sul documento preliminare al Piano d’ambito, con riferimento alla questione degli impianti.
Ricordiamo che l’art. 3 della legge regionale n. 24 del 2009 stabilisce che le Province individuano, sulla base del Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTC) e del piano regionale di gestione dei rifiuti, le aree idonee e quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti.
Già nella seduta dell’ATA del 30 novembre 2016, era emerso come la questione della discarica di servizio sarebbe stata affrontata in un momento successivo, e in linea con le previsioni di legge che indicano come lo smaltimento in discarica debba essere residuale e marginale. Nel medesimo documento si indicava l’intenzione di valutare tutti gli impianti presenti sul territorio “che afferiscono esclusivamente ai rifiuti solidi urbani”.
La sintesi del documento preliminare sul Piano d’ambito non dà conto della ricognizione svolta dalla Provincia sulle aree idonee ad ospitare impianti di smaltimento; esso si limita ad affermare che la prospettive a regime degli smaltimenti nell'ambito del territorio ATA 5 dipendono dagli esiti delle istruttorie autorizzative in corso relative ad interventi progettati sulle due discariche di titolarità Ascoli Servizi Comunali (in Località Relluce) e GETA srl (in località Alto Bretta), che – com’è noto – è una discarica per rifiuti speciali. In altra parte del documento si richiama la discarica Ipgi.
Con una formulazione analoga anche se non del tutto equivalente, il capitolo 10 del documento preliminare esteso (da pag. 221), nell’illustrare la situazione delle discariche oggi presenti sul territorio provinciale, afferma che tali impianti … rappresentano “opportunità che debbono essere adeguatamente considerate al fine di individuare, ove possibile, future soluzioni che possano soddisfare i fabbisogni di smaltimento”.
Conclusivamente, il documento, negli indirizzi per gli interventi sul sistema impiantistico, prefigura, qualora ritenuta non perseguibile la ricerca di nuovi siti per la localizzazione della discarica, una soluzione che preveda l'integrazione con territori fuori provincia per il soddisfacimento dei fabbisogni.
Riteniamo che la questione della discarica di servizio debba essere affrontata con chiarezza, illustrando le aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti e dando conto di tutti gli impianti esistenti, nonché della possibilità di realizzare un nuovo impianto ovvero di procedere allo smaltimento fuori provincia.
Per discutere insieme su tali questioni e sugli altri aspetti del Piano d’ambito siete tutti invitati a partecipare all’Assemblea pubblica che si terrà oggi 12 giugno alle 18 al Teatro comunale di Castignano.