Il Movimento 5 Stelle chiede le dimissioni di Lucciarini dalla carica di Presidente dell'Unione della Vallata

Il Movimento 5 Stelle chiede le dimissioni di Lucciarini dalla carica di Presidente dell'Unione della Vallata

Spinetoli - I consiglieri comunali Maria Rosaria Agostinelli (Spinetoli), Mauro Bochicchio (Castel di Lama), Ermanno Mandozzi (Offida) e Tonino Silvestri (Spinetoli), visti i recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto l’attuale Presidente dell’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto Valerio Lucciarini De Vincenzi

CHIEDONO

le Sue dimissioni dalla carica.

Per un po’ di tempo siamo rimasti quasi in silenzio aspettando che il protagonista di questa vicenda spontaneamente decidesse di fare un passo indietro. Invece con la stessa arroganza con la quale ha accettato la rielezione a presidente dell’Unione adesso persevera nel silenzio aspettando che passi la tempesta come se bastasse chiedere scusa per sistemare tutto.


Il gesto compiuto, il pugno o i pugni che ha dato ( come riportato dalla stampa locale) ed il successivo silenzio che non aiuta a comprendere, nulla hanno a che vedere con la Politica e proprio per questo Valerio Lucciarini De Vincenzi deve fare un passo indietro. Una persone incline a simili comportamenti, non può più degnamente rappresentare un’istituzione essenzialmente deputata a fornire servizi sociali per le fasce più deboli della popolazione. Non può rappresentarla soprattutto perché quella carica non è frutto di un esplicito mandato dei cittadini ma è il frutto di un accordo politico-istituzionale tra i primi cittadini dell’Unione.


Ora, però, se una certa politica non ha la lucidità di comprendere che una persona che ha compiuto un simile gesto sia la meno adatta a rappresentare l’ente, allora significa che questa politica ha perso ogni contatto con la realtà quotidiana e vive esclusivamente per il controllo e l’esercizio del #potere ad ogni costo ammettendo, con il suo assordante silenzio, che al potente di turno tutto sia concesso.


*Eppure in un recente passato (era il 2014) era lo stesso Lucciarini a condannare gli episodi di violenza “contestualizzati” proprio nello scenario del “Bove Finto”.

“Nell'augurarci che le vittime di un atto così idiota e da condannare possano rimettersi al più presto, e che la giustizia dia seguito a rigidi interventi di adeguata repressione, ritengo doveroso rappresentare l'amarezza di tutta la comunità offidana che si ritrova desolata di fronte alla notizia di un episodio che nulla ha a che vedere con lo spirito #goliardico, patriottico ed amichevole di uno dei carnevali più straordinari del mondo. Non avrei mai immaginato di trovarmi nella condizione di vivere indirettamente una vicenda che non ha nulla di sensato, serio e giustificabile, tra l'altro nella contingenza storica che stiamo vivendo…”


Insomma, quello che era valido nel 2014 deve valere a maggior ragione nel 2017. Se nel 2014 assumere atteggiamenti violenti non era goliardia, a maggior ragione non può esserlo nel 2017 soprattutto se l’autore di quel gesto è proprio colui che tre anni prima li condannava.


Se invece Valerio Lucciarini, il Partito Democratico con in prima fila l’On. Luciano Agostini, i sindaci Daniel Ficcadenti, Francesco Ruggieri e Alessandro Luciani che hanno appoggiato la sua candidatura all’Unione, non lo hanno compreso, allora significa che la politica non è più un servizio per i cittadini ma un semplice esercizio muscolare di potere dove le convenienze personali e partitiche possono permettersi anche di calpestare la dignità di una persona che è l’unica vera vittima di questo sistema perverso a cui va tutta la nostra solidarietà.