Castelli lamenta carenza squadre per verifiche post sisma

Castelli lamenta carenza squadre per verifiche post sisma

Da evadere qualcosa come 6.300 sopralluoghi. A causa della carenza delle squadre Fast abbiamo potuto assolvere appena 300 verifiche


Ascoli - Il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli ha inviato oggi una lettera all'Ufficio speciale per la ricostruzione post terremoto per lamentare le poche squadre "Fast" che vengono assegnate al Comune per il disbrigo delle attività di verifica.



"Una lettera firmata da me e dall'ingegnere Vincenzo Ballatori- sottolinea Castelli - in cui ho voluto condensare il senso di disagio e di risentimento per via del fatto che siamo molto indietro nelle procedure nonostante lo sblocco, almeno così sembra, della partecipazione anche di tecnici locali alle squadre Fast".


Da qualche giorno gli ordini professionali di Ascoli, in particolare architetti e ingegneri, hanno messo infatti a disposizione anche tecnici locali che inizialmente non potevano essere annoverati all'interno di questa tipologia di squadre, la composizione delle quali stenta però ancora a prendere corpo.


"Ad Ascoli abbiamo da evadere qualcosa come 6300 sopralluoghi - aggiunge Castelli -. Complessivamente abbiamo ricevuto 6601 richieste: 4332 prima del 30 ottobre, 2269 dopo il sisma del 30 ottobre. A causa della carenza delle squadre Fast abbiamo potuto assolvere appena 300 verifiche. Chiediamo chiarezza e trasparenza su come vengano suddivise queste squadre dall'Ufficio per la ricostruzione".


Nella nota il primo cittadino ha sottolineato il forte disagio causato da questa situazione di impasse: "Disagio accresciuto dal fatto che ci aspettavamo moltissimo dal decreto sul terremoto pubblicato ieri - aggiunge Castelli - che invece è stato un topolino partorito dalla montagna. Non c'è traccia, infatti, degli annunciati sgravi fiscali e sostegni finanziari per la creazione di una zona economica speciale all'interno del cratere per consentire la rivitalizzazione delle imprese e del commercio".