La Regione Marche ricorre al Tar Lazio contro l'inceneritore

La Regione Marche ricorre al Tar Lazio contro l'inceneritore

Sciapichetti: 'utilizzeremo tutte le possibilità che ci vengono concesse dalle norme. Non lasceremo nulla di intentato, e il ricorso va in questa direzione'

Ancona - La Giunta regionale delle Marche presenterà ricorso davanti al Tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il decreto del Governo che prevede la realizzazione di un impianto di incenerimento dei rifiuti nel territorio marchigiano.

L'assessore all'Ambiente Angelo Sciapichetti dice: "Il Decreto del 10 agosto 2016 prevede la realizzazione nelle Marche di un inceneritore da 190 mila tonnellate annue, sulla base di presupposti non condivisibili e non tenendo conto della programmazione regionale, peraltro già approvata dal Ministero dell'Ambiente, che esclude il ricorso a nuovi impianti di trattamento termico dei rifiuti nelle Marche". Sciapichetti continua nel dire "utilizzeremo tutte le possibilità che ci vengono concesse dalle norme. Non lasceremo nulla di intentato, e il ricorso va in questa direzione".


Per la giunta regionale non sono state tenute in conto "le previsioni virtuose del Piano rifiuti regionale: e cioè la riduzione del 10,3 per cento di produzione pro capite di rifiuti urbani, la riduzione del 6,2 per cento di produzione complessiva di rifiuti e il raggiungimento della media regionale di raccolta differenziata al 73,2 per cento entro il 2020". Secondo Sciapichetti: "Anche a voler prescindere da considerazioni ambientali un termovalorizzatore non è tecnicamente ed economicamente sostenibile nelle Marche. Inoltre la procedura per il nuovo impianto dovrebbe essere sottoposta a Valutazione ambientale strategica, mentre il Decreto non la prevede e non consente così di percorrere strade alternativa all'incenerimento, che siano meno impattanti sull'ambiente e sul paesaggio".


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