Ancona - La Regione incrementa con 37,9 milioni
di euro la dotazione finanziaria di otto misure previste dal
Programma di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020 che hanno registrato una
grande adesione da parte del mondo agricolo marchigiano.
Fanno
parte dei pacchetti giovani, agricoltura biologica, patrimonio
genetico e tutela delle acque.
“I fondi già stanziati
non sono sufficienti a soddisfare tutte le domande – spiega
l’assessore Anna Casini – Aumentiamo le risorse per garantire
la copertura completa dei contributi richiesti, a fronte delle tante
richieste pervenute, offrendo opportunità concrete anche per il
rilancio delle attività agricole nelle zone terremotate”.
L’incremento di 37,9 milioni verrà sostenuto con un
cofinanziamento regionale di 6,7 milioni di euro. Il Psr Marche
prevede investimenti, nel prossimo settennio, per 537,96 milioni di
euro, destinati alla competitività dell’agricoltura marchigiana,
alla gestione sostenibile delle risorse naturali, alla mitigazione e
adattamento ai cambiamenti climatici, all’innovazione, e allo
sviluppo inclusivo delle zone rurali.
Gli interventi che
potranno disporre, ora, di maggiori opportunità sono riconducibili
alla conservazione del patrimonio genetico regionale di origine
animale e vegetale, alla produzione integrata (metodologie
agronomiche compatibili per ridurre l’uso dei prodotti chimici e
tutelare le acque), agevolazioni per favorire la conversione e
mantenimento a metodi biologici dell’agricoltura tradizionale,
aiuti all’avviamento dei giovani agricoltori, sostegno agli
investimenti nelle aziende agricole, agriturismo e agricoltura
sociale (servizi educativi e longevità attiva).
“La
stima degli importi richiesti per le domande pervenute risulta
superiore alle disponibilità finanziarie messe a bando –
conclude Casini – La Regione si era impegnata a pagare, per
queste tipologie di misure, tutte le domande ammesse dopo
l’istruttoria. Manteniamo l’impegno, procedendo a un consistente
incremento di risorse, molte delle quali avranno una ricaduta sulle
aree terremotate”.