Ancona - L’anticorruzione in sanità. “Ciascuna istituzione deve fare la sua parte, in sinergia con le altre. La Regione può svolgere un ruolo incisivo sia sul versante dei poteri di indirizzo nei confronti degli enti del servizio sanitario regionale sia sul versante del monitoraggio e del controllo che va sicuramente rafforzato.” Così il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, al convegno svoltosi oggi, alla Politecnica delle Marche, su: “L’anticorruzione in sanità”.
Il Presidente ha svolto un’analisi attenta sul problema anticorruzione evidenziando le aree critiche in un sistema complesso come quello sanitario, dagli appalti, alle liste d’attesa, alle nomine e agli incarichi dirigenziali su cui è indispensabile assicurare la trasparenza ed eliminare ogni forma di opacità dei comportamenti.
“Le Marche in tal senso – ha proseguito – sono state tra le prime Regioni in Italia ad attivare la Stazione unica appaltante, cui sono tenute ad avvalersi le strutture della Giunta, l’Agenzia regionale sanitaria e le società a totale partecipazione regionale, per la fornitura di beni e servizi e questo proprio per assicurare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici e di prevenire il rischio d’infiltrazioni mafiose.”
E’ opportuno sottolineare come molti benefici per la lotta alla corruzione possono derivare proprio dalla giusta distinzione tra il ruolo programmatico e d’indirizzo che la politica deve avere nella sanità e le prerogative – competenze dei tecnici chiamati a gestirla.
Importante anche la sensibilizzazione dei cittadini e la responsabilizzazione degli operatori.
“La mole di risorse movimentate nel settore sanitario – ha infine detto Mastrovincenzo - fanno si che questo sia un settore costantemente minacciato da fenomeni corruttivi. Ecco perché è fondamentale il ruolo svolto dalle istituzioni che devono lavorare in sinergia per conseguire in pieno l’obiettivo finale della tutela della legalità.”