Ascoli – Ora affrontiamo quello che sta per avvenire nel cosiddetto post sisma: la ricostruzione, la parte relativa alle risorse economiche per questa fase.
Ci sono degli elementi che ci preoccupano: il Commissario Vasco Errani che con la risposta “sceglieremo il modello migliore” alla domanda se il modello virtuoso umbro-marchigiano che ha gestito il sisma del 1997 sia il modello migliore e quindi da scegliere, visto che ha riportato a casa nei tempi più corti le persone, sembra voglia glissare.
Poi c'è la visione, anche questa tutta da capire, di gestire le risorse economiche per “aree interne”.
Cosa vuol dire e dove si va a parare è nel detto di molti ascolani d'esperienza: “vedrai che tutti vorranno qualcosa, anche quelli che non c'entrano nulla con i danni dovuti al terremoto, e per qelli che i danni invece ce li hanno per davvero prenderanno poco o niente”.
Il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli parla di metodo semplice da affrontare: seguire i confini del cratere e investire nell'area di crisi del Piceno, come afferma in questa intervista.