Ascoli - Mentre in tutte le scuole di Ascoli squadre di tecnici incaricati dal Comune stanno riparando le scuole cittadine danneggiate dal sisma, l'assessore regionale alla pubblica istruzione trova il tempo - noncurante delle richieste di tanti sindaci e presidenti della provincia (tra cui quella di Ascoli) - di diramare una nota di 8 righe secondo la quale : "la scuola deve iniziare il 15 settembre".
Rimango sgomento di fronte a tanta superficialità causata,
presumibilmente, dalla volontà della Regione di assecondare il Ministro
Giannini che - dopo una fugace visitina nel cratere del sisma - aveva
sentenziato che l'anno scolastico sarebbe iniziato regolarmente.
Ma l'assessore Bravi, nelle otto righe del suo comunicato, supera se
stessa nel momento in cui - emulando Ponzio Pilato - scarica sui sindaci
la responsabilità di "eventuali posticipi" per "motivazioni oggettive
che non consentono altra soluzione alternativa".
A noi Sindaci non fa paura prenderci responsabilità. La responsabilità
è, anzi, il nostro pane quotidiano ma non possiamo che stigmatizzare
l'atteggiamento di chi - in un momento drammatico come questo - condanna
alla solitudine i primi cittadini anche quando la solidarietà tra
istituzioni e la vicinanza ai municipi dovrebbe risultare naturale.
Stiamo lavorando come matti, ad Ascoli abbiamo evacuato 80 dipendenti
per le lesioni subite dagli uffici comunali, stiamo gestendo più di
mille segnalazioni di pubblica incolumità e abbiamo tante strade
transennate. Siamo intervenuti sulla torre civica a tempo di record e
siamo alle prese con circa 70 sfollati.
Stiamo curando la sicurezza e il decoro di 29 plessi scolastici della scuola dell'obbligo per garantire alle famiglie la certezza di ambienti confortevoli e prive di insidie. In un simile contesto, prenderemo le decisioni anche sull'avvio dell'anno scolastico.
Io in particolare lo farò lunedì dopo aver
constatato lo stato complessivo delle moltissime manutenzioni che
abbiamo promosso negli ultimi dieci giorni e delle analoghe esigenze
delle sistema scolastico superiore di competenza della provincia. Lo
farò ma, ancora una volta avrò constatato, la lontananza siderale dalla
vita reale della nostra regione."