Ascoli - Il Movimento Difesa del Cittadino di Ascoli Piceno scrive la presente in merito alla attuazione dei commi 900 e 901 della Legge di Stabilità 2016 relativi ai dispositivi di controllo della durata della sosta al fine di consentire ai cittadini il pagamento delle tariffe nelle aree di parcheggio mediante carte di credito o carte di debito (cioè bancomat).
Alla inadeguatezza e vetustà dei “parchimetri” presenti ad Ascoli Piceno che accettano soltanto monete e non danno resto, si aggiunge ora la difformità degli stessi rispetto alle disposizioni sopra citate della Legge di Stabilità 2016.
Pertanto, si chiede di voler fornire espressa risposta:
1) sulla legittimità dell’attuale sistema di riscossione presente nel Comune di Ascoli Piceno;
2) sui tempi di adeguamento alla normativa vigente e
3) per ultimo ma non da ultimo, sui costi di adeguamento degli impianti alle recenti novità normative. Al riguardo si invita e diffida l’Amministrazione Comunale ad esigere - con espressa formulazione – che il gestore in concessione SABA spa si faccia carico di tutti i costi per il rinnovo dei parchimetri, garantendo che tali costi non siano riversati né sulle tariffe per gli utenti né sul Comune già vessato dalla svantaggiosa convenzione.
Infine, si rileva che la Consulta comunale del Commercio e Turismo, nella quale sono rappresentate anche le associazioni a tutela dei consumatori, avrebbe potuto e dovuto affrontare anche il tema in oggetto ma – nonostante solleciti formali – pur essendo stato reintegrato già dal 31 maggio scorso il componente di nomina di un’associazione di commercianti, non è stata riconvocata dai competenti organi comunali, in dispregio del rispetto delle istituzioni democraticamente previste.