Ascoli - "Le dimissioni di Caserta non sono un fulmine a ciel sereno. Che l'azienda di trasporti fosse ormai da tempo paralizzata da tempo era circostanza nota a tutti. I veti politici incrociati tra le diverse anime della sinistra picena avevano determinato, infatti, una pericolosissima inerzia a discapito dell'operatività aziendale.
"Chi di politica ferisce, di politica perisce", verrebbe da dire in
riferimento ad una società che dopo tanti anni colmi di travagli ha
bisogno di ritrovare serenità e capacità operativa.
A ben vedere il percorso di risanamento dell'azienda è stato iniziato,
con coraggio e onestà, da Alessandro Antonini il quale - denunciato alla
procura il malcostume che aveva scovato nelle pieghe aziendali - ha
allestito una task force tecnica che, di fatto, ha iniziato a bonificare
i conti della Start e che poi è stata conservata dallo stesso Caserta
nel corso del suo mandato.
Ora siamo di nuovo ad una battuta d'arresto e ora i soci hanno l'obbligo
di ragionare senza pregiudizi e condizionamenti impropri ad una scelta
unicamente finalizzata al bene dell'azienda. La politica faccia un passo
indietro oppure sarà la START ...perdere il tram."