“Non appena sono venuta a conoscenza dell’indagine della magistratura, che vede coinvolti funzionari e dirigenti fra i più importanti dell’Ente regionale e dell’ASUR, mi sono subito attivata per presentare un’interrogazione affinché il Presidente della Giunta venisse qui in Aula, nel Parlamento Regionale, a dirci come stanno davvero le cose”. Così il consigliere regionale del M5s, Romina Pergolesi, subito dopo le comunicazioni in Aula dello stesso Presidente Ceriscioli.
“I personaggi coinvolti – ha evidenziato la Pergolesi - svolgono ruoli chiave nell'apparato regionale: l’ASUR e, più in generale, la sanità, assorbono l’80% del bilancio regionale; il dottor Ciccarelli è il “padre” della famosa riforma sanitaria, tanto contestata dai marchigiani quanto difesa da Ceriscioli; alcuni degli altri funzionari hanno svolto ruoli per i quali erano stato già fortemente contestati ma, nonostante questo, sono stati riconfermati in ruoli apicali importantissimi”.
La Pergolesi si dice “stanca di vedere che la Regione opera con un senso della legalità troppe volte pressoché inesistente” e, in questo senso, ricorda la vicenda del 2012 sul biogas, sottolineando che, nonostante quanto accaduto, si sta procedendo con modalità peggiori di quelle di quattro anni fa. Torneremo presto su questo argomento”.
E tornando sulle dichiarazioni di Ceriscioli inerenti l’inchiesta sulla sanità: “Mi aspettavo che il Presidente venisse a dire al Parlamento Regionale come stanno davvero le cose, che ci informasse puntualmente della realtà dei fatti e non lasciasse che le informazioni ci arrivassero solo dalla stampa. Ma non siamo stati debitamente ed esaustivamente edotti, in sfregio ai consiglieri ed ai cittadini marchigiani rappresentati.”
La Pergolesi, oltre alla Giunta, chiama in causa tutti gli organismi di controllo e di vigilanza della Regione, chiedendosi come non si siano accorti di quanto stava accadendo: “Ora esigiamo che, nei confronti degli indagati, si proceda con i necessari provvedimenti cautelativi a tutela dell’Ente, ivi inclusi quelli di rimozione e/o sospensione dagli incarichi.
Deve essere attenzionato anche l’operato dei Responsabili Anticorruzione che si sono avvicendati negli anni e degli organismi di autocontrollo e vigilanza dell’Ente. Le nomine dirigenziali vengano fatte con chiarezza e trasparenza, rendendo noti i criteri adottati per la scelta di funzionari in ruli chiave dell’Ente, dell’ASUR e delle partecipate. In questa Regione va ripristinata la legalità”.