Matteo Ricci, primo tra i sindaci più amati delle Marche, è terzo in Italia

Matteo Ricci, primo tra i sindaci più amati delle Marche, è terzo in Italia

Paolo Calcinaro di Fermo è quarto. Roamano Carancini di Macerata è 23esimo e Guido Castelli di Ascoli è 25esimo. Valeria Mancinelli di Ancona è 52esima

Roma - Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, vice presidente nazionale dell'Anci e del Pd, è il sindaco più amato delle Marche e terzo in assoluto Italia. Lo sancisce la classifica di Ipr marketing pubblicata oggi dal Sole 24 ore.

 

Ricci guadagna un punto rispetto al 2015 (60,0% contro 59,0), e per soli tre centesimi di punto scalza dal podio il neo eletto sindaco di Fermo Paolo Calcinaro (eletto con un gruppo di liste civiche), che è quarto insieme al sindaco di Torino e presidente dell'Anci Piero Fassino (59,7%).

 

Al 23mo posto nella graduatoria nazionale troviamo il sindaco Dem di Macerata Romano Carancini, rieletto per un secondo mandato: guadagna 7,5 punti sul 2015 (è al 57,5%) anche se perde 1,6 punti rispetto al giorno dell'elezione.

 

Guido Castelli di Fi, sindaco di Ascoli Piceno, è 25mo, con il 56,5% (-0,5 rispetto ad un anno fa e -2,4 sul giorno dell'elezione). Chiude la classifica marchigiana il sindaco Pd di Ancona Valeria Mancinelli, che è 52ma, con il 54,0%, un punto percentuale in meno di un anno fa e ben 8,6 in meno rispetto alla data delle elezioni.

 

Il sondaggio sul gradimento dei cittadini vede in testa alla lista nazionale due sindaci di centrodestra: Paolo Perrone, primo cittadino di Lecce, e Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia.

 

Secondo Ipr gli italiani premiano ''il dinamismo e la politica del fare''. Cresce il gradimento verso una nuova classe dirigente del Paese, mentre il Comune è l'istituzione ritenuta più vicina ai cittadini.

 

Ricci, scrive il quotidiano economico, ''è incarnazione di quella nuova leva renziana che fa del rinnovamento e del pragmatismo il proprio marchio distintivo''. Il sindaco di Pesaro è ''molto incisivo sul territorio'' e ha guadagnato consensi anche grazie alla ''buona comunicativa e alla costante presenza nel dibattito interno al Pd''.

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