Ascoli -
"In queste ultime settimane si è parlato molto, e non sempre a
proposito, degli impianti di Monte Piselli. La demagogia non aiuta a
risolvere i problemi e bisogna fare alcune precisazioni. Solo venerdì
scorso, con proprio atto, la Regione Abruzzo ha approvato la convenzione
con la Regione Marche che permetterà la
pubblicazione del bando di gara per i lavori di aggiornamento degli
impianti. Il progetto esiste, la procedura scelta è quella dell’appalto
integrato e la somma stanziata per i lavori
(pari a 400.000 euro) da venerdì è amministrativamente utilizzabile.
Il
Responsabile del Procedimento è il geom. Bilanzola del Comune di
Torricella Sicura (TE) ma il comune di
Ascoli è disponibile a fornire, ove necessario, un rup individuato tra i
propri tecnici comunali. Il progetto è dell’Ing. Rinaldi, già direttore
di esercizio degli impianti.
Il termine ultimo per la consegna dei lavori è il 31.12.2015 e quello
per la esecuzione degli stessi il 31.12.2016. Gli impianti attuali,
dunque, possono continuare ad operare per la stagione
2015/2016, fatta salva ovviamente la necessità di evitare ogni
interferenza tra i lavori e la gestione delle piste. Fatta questa
doverosa premessa, occorre precisare che le nubi che si
addensano sul futuro del COTUGE sono in realtà da ricondursi alla sempre
maggiore aleatorietà della compagine sociale del consorzio.
Già la
Provincia di Teramo, il comune di
Folignano, la Comunità Montana della Laga, il BIM Tronto Teramo e il BIM
Vomano Tordino hanno deciso di recedere dal consorzio. Per il 2016, è
tutt'altro che certo che la
Provincia possa continuare a far parte della compagine consortile. La
riforma delle province e le prescrizioni del piano predissesto
potrebbero non consentire alla provincia di Ascoli di restare
socia.
Il Cotuge, dopo tanti anni in disavanzo, ha faticosamente
raggiunto un equilibrio finanziario. Non dispone di grandi risorse ma
almeno, per il momento, non produce perdite. A questo punto la
richiesta di una strategia di rilancio (che ci viene sollecitata da più
parti: associazioni, sci club e appassionati) presuppone due chiarimenti
preliminari strettamente correlati: 1)
quali enti pubblici possono/vogliono mantenere il proprio impegno
finanziario all'interno del COTUGE ? 2) Gli enti pubblici che, all'esito
delle verifiche di cui al punto precedente,
risulteranno partecipi della mission del COTUGE intendono, o meno,
aprirsi al contributo di soggetti diversi dagli enti pubblici
consorziati ?
Alludo a investitori privati, associazioni, fondazioni
ecc.
Parlare del futuro dei Monti Gemelli senza affrontare
preliminarmente queste due questioni è perfettamente inutile e
soprattutto non agevola il compito di chi, al contrario, intende
lavorare seriamente per una strategia complessiva per la montagna. Una
strategia che non può prescindere da almeno due presupposti : che la
sola neve non può garantire autosufficienza al
comprensorio e che le azioni da proporre impongono una stretta
correlazione tra San Giacomo e tutte le potenzialità di San Marco.
Queste sono le vere questioni da affrontare, il resto è
solo strumentalizzazione politica."