Casini: 'La Regione non ha seguito la delibera del 2011'

Casini: 'La Regione non ha seguito la delibera del 2011'

Situazione di crisi industriale complessa

Ascoli - Con l'inaugurazione della sede elettorale di via Trieste, oggi, domenica 19 aprile alle ore 18,30, parte ufficialmente la campagna elettorale di Anna Casini (PD) per le prossime elezioni regionali del 31 maggio.


Tra i temi nei quali è impegnata la candidata, cioè “le istanze del territorio ad un governo regionale più attento”: le infrastrutture, il dissesto idrogeologico e il lavoro.


“Istanze che partono dal basso, dalla rete dei Sindaci – dice Anna Casini - Il Piceno è un territorio in crisi in più con grandi svantaggi dal punto di vista infrastrutturale: la Salaria è rimasta una strada consolare, non c'è un collegamento serio con la provincia di Teramo né collegamenti con trasporto su ferrovia, la linea adriatica non ha fermate che ci possono consentire fermate verso l'interno”.


Ci sono diversi strumenti governo – aggiunge – come i Contratti di sviluppo, legge 181 dell' '89. Ci possono agevolare come territorio nei confronti del Mise per il riconoscimento di situazione di crisi industriale complessa (non solo industria, ma anche turismo, pesca, commercio e agricoltura). Ci sono finanziamenti a fondo perduto a seconda del pil (70 o 75 per cento), i finanziamenti arrivano fino a 20 milioni di euro e con il presidente D'Erasmo siamo in contatto con presidenti di altre province che hanno seguito questa procedura.


Per Anna Casini un altro problema che invece può invece creare lavoro è il dissesto idrogeologico. Attualmente in provincia di Ascoli ci sono 30 strade comunali e 10 provinciale chiuse per dissesto idrogeologico. Il governo ha creato un'Unità di missione contro il dissesto idrogeologico che ha un budget 100 milioni di euro per le progettazioni esecutive.


La Regione Marche ha chiesto finanziamenti per una bella somma ma ha presentato solo il 3% di progetti esecutivi negli ultimi 2 anni.


L'Unità di missione emanerà un regolamento e saranno i presidenti di regione che potranno decidere come utilizzare questi fondi. Il presidente D'Erasmo ha chiesto 20 milioni di euro.


Secondo la candidata del Pd, occorre un progetto regionale anche sulla prevenzione del dissesto idrogeologico connesso con l'agricoltura.


“Una scelta che critico – dice Casini – è quel milione e mezzo di euro sull'Expo. Se c'è un territorio in crisi occorrerebbe fare altre scelte: se non abbiamo le strade per i turisti che arriveranno …


Su 800 proposte sul Psr (Piano di sviluppo rurale) – aggiunge - abbiamo ricevuto 700 osservazioni da parte della Comunità Europea, c'è qualcosa che non funziona.


Quanto alla situazione di Crisi industriale complessa c'è una delibera della Regione Marche del 2011, ma non è stata seguita. Si è persa una buona occasione”.


Il Piceno per Casini ha un deficit in infrastrutture: “Mezzina non è l'arretramento dell'A14. Questa strada di 9,5 metri e mezzo è ridicola. E' una connessione debole. E non esiste un progetto nel Ptc che unisca il territorio piceno con la pedemontana abruzzese-marchigiana.


Occorre una pianificazione strategica, occorrono delle regole. Un esempio è quando si parla dell'ospedale di vallata. Sono decisioni che a cascata discendono dalla Comunità europea, dal Governo e dalla Regione. Si decide con metodi oggettivi e scientifici.

Se io andrò in Regione la prima cosa che andrò a verificare è la pianificazione infrastrutturale” .