Ancona - “Il progetto di Marche 2020 recupera la centralità dell’impresa e la diffusione del principio di imprenditorialità in ogni settore di attività. Il programma, frutto di due anni di incontri con cittadini, associazioni di categoria e forze sociali, prevede misure in grado di rilanciare ulteriormente il protagonismo dell’impresa su scala nazionale e internazionale, attraverso il miglior utilizzo dei fondi europei.
Le priorità annunciate oggi dal presidente di Confindustria Ottavi
sono molto coerenti con il programma con cui Marche 2020 sta incontrando
i cittadini e le forze politiche. Sul
versante della fiscalità, è previsto l’abbattimento dell’Irap.
Sulla semplificazione,
il dimezzamento delle leggi e dei regolamenti regionali, del numero e dei tempi
dei procedimenti amministrativi. Per le imprese, la defiscalizzazione per le
spese in ricerca e sviluppo e nuova occupazione, la creazione di una
piattaforma per la promozione delle produzioni marchigiane, accanto ad un forte
sostegno all’internazionalizzazione.
Attenzione, poi, alla liquidità,
attraverso la emissione di mini bond e la creazione di una Finanziaria
Regionale con utilizzo dei fondi europei. Sulle infrastrutture, si punta sulla
creazione di una piattaforma logistica internazionale porto/aeroporto/interporto
legata allo sviluppo del progetto della strategia della Macroregione Adriatica
e su investimenti per infrastrutture materiali ed immateriali in tutte le
Marche.
L’utilizzo dei fondi europei per rafforzare la competitività
‘intelligente’ del sistema manifatturiero e per investimenti in settori con
grandi potenzialità di sviluppo quali il turismo, la cultura, l’agricoltura,
definiscono misure che rappresentano ulteriori priorità. In questi anni abbiamo
lavorato con determinazione sul versante del sostegno alle imprese, a partire
dall’internazionalizzazione.
Quelli che abbiamo vissuto, e che stiamo ancora
vivendo, sono stati però anni di durissima crisi e la Regione ha dedicato molte energie e
risorse al rafforzamento dei livelli di benessere, alla tutela dei lavoratori
in difficoltà, alle politiche sociali e sanitarie.
Tutto questo ha un po’
alleggerito il focus sulla produzione di reddito e purtroppo stiamo assistendo
ad un deciso rallentamento del Pil nelle Marche.
Quindi occorre concentrare l’attenzione
sulla necessità di creare più reddito e occupazione, recuperare capacità
produttiva, migliorare le competenze del capitale umano. Siamo convinti che il futuro delle Marche richieda più
imprenditorialità, competenze e responsabilità.”