Richieste Confindustria in vista delle elezioni regionali

Richieste Confindustria in vista delle elezioni regionali

Gian Mario Spacca: 'centralità dell'impresa e diffusione del principio di imprenditorialità in ogni settore di attività'.

Ancona - “Il progetto di Marche 2020 recupera la centralità dell’impresa e la diffusione del principio di imprenditorialità in ogni settore di attività. Il programma, frutto di due anni di incontri con cittadini, associazioni di categoria e forze  sociali, prevede misure in grado di rilanciare ulteriormente il protagonismo dell’impresa su scala nazionale e internazionale,  attraverso il miglior utilizzo dei fondi europei.



Le priorità annunciate oggi dal presidente di Confindustria Ottavi sono molto coerenti con il programma con cui Marche 2020 sta incontrando i cittadini e le forze politiche. Sul versante della fiscalità, è previsto l’abbattimento dell’Irap.



Sulla semplificazione, il dimezzamento delle leggi e dei regolamenti regionali, del numero e dei tempi dei procedimenti amministrativi. Per le imprese, la defiscalizzazione per le spese in ricerca e sviluppo e nuova occupazione, la creazione di una piattaforma per la promozione delle produzioni marchigiane, accanto ad un forte sostegno all’internazionalizzazione.
Attenzione, poi, alla liquidità, attraverso la emissione di mini bond e la creazione di una Finanziaria Regionale con utilizzo dei fondi europei. Sulle infrastrutture, si punta sulla creazione di una piattaforma logistica internazionale porto/aeroporto/interporto legata allo sviluppo del progetto della strategia della Macroregione Adriatica e su investimenti per infrastrutture materiali ed immateriali in tutte le Marche.



L’utilizzo dei fondi europei per rafforzare la competitività ‘intelligente’ del sistema manifatturiero e per investimenti in settori con grandi potenzialità di sviluppo quali il turismo, la cultura, l’agricoltura, definiscono misure che rappresentano ulteriori priorità. In questi anni abbiamo lavorato con determinazione sul versante del sostegno alle imprese, a partire dall’internazionalizzazione.
Quelli che abbiamo vissuto, e che stiamo ancora vivendo, sono stati però anni di durissima crisi e la Regione ha dedicato molte energie e risorse al rafforzamento dei livelli di benessere, alla tutela dei lavoratori in difficoltà, alle politiche sociali e sanitarie.



Tutto questo ha un po’ alleggerito il focus sulla produzione di reddito e purtroppo stiamo assistendo ad un deciso rallentamento del Pil nelle Marche.
Quindi occorre concentrare l’attenzione sulla necessità di creare più reddito e occupazione, recuperare capacità produttiva, migliorare le competenze del capitale umano.  Siamo convinti che il futuro delle Marche richieda più imprenditorialità, competenze e responsabilità.”

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