Un percorso fatto di progetti partecipati, di valorizzazione dei conflitti, di testimonianza diretta che mette al centro i diritti e difende i beni comuni, trasformandoli in proposta di governo e di alternativa
Fermo - Il soggetto sociale e politico che abbiamo cominciato ad edificare con il progetto Altre Marche e che si articola nelle reti fatte di impegno civile, conflitto sociale e quella sinistra attiva che non ha rinunciato ai valori della solidarietà e dell’ eguaglianza, si ramifica nel territorio e nelle città. Anche le elezioni amministrative sono uno spazio dove sperimentare questa unità fatta di proposta e valori.
Che il variegato arco di soggettività in cammino per la costruzione dell’Altra Fermo abbia proposto unanimemente al nostro segretario regionale, Massimo Rossi, di guidare la lista e candidarsi a sindaco, è motivo per noi di grande soddisfazione, più ancora è una prova che biografie come quelle di Massimo segnano il percorso possibile.
Un percorso fatto di progetti partecipati, di valorizzazione dei conflitti, di testimonianza diretta che mette al centro i diritti e difende i beni comuni, trasformandoli in proposta di governo e di alternativa.
Sapere che Massimo ha accettato questo impegno, un ulteriore sacrificio, significa per noi la responsabilità di una militanza ancor più partecipata perché attraverso figure come Massimo comincia a meglio delinearsi il profilo della sinistra che tante e tanti aspettano e per la quale vorrebbero impegnarsi.
In bocca al lupo a Massimo e a tutti noi perché, comunque vada, sarà un successo, anzi lo è già, non perché non ci siamo arresi ma soprattutto perché sentiamo che l’impegno di tanti sta diventando entusiasmo e l’entusiasmo proposta, tutti insieme materiali buoni per costruire l’alternativa.