Ascoli - Tensione alla seduta dell'Assemblea Territoriale d'Ambito (ATA), convocata dal Presidente Paolo D'Erasmo per gestire l'emergenza rifiuti nel Piceno nella Sala Consiliare di palazzo San Filippo.
Il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli al termine non ha partecipato al voto sulla convenzione perché offeso dall'intervento del sindaco di Monsampolo Pierluigi Caioni che riteneva un ricatto il pagamento di alcune voci a favire di Ascoli Servizi Comunali come pesa e trattamento dei rifiuti nella tariffa concordata.
Voto contrario alla convenzione è stato espresso dal onsigliere comunale di Castignano Franco Scaramucci. Non è mancata una manifestazione di protesta cn tanto di cartelli da parte di alcuni abitanti di Poggio di Bretta che non volevano il passaggio dei camion di rifiuti all'interno del proprio abitato.
Si tratta della quinta
seduta in appena 4 mesi di attività del nuovo organismo a
dimostrazione della comune volontà di tutti i soggetti interessati,
a partire dalla Provincia, di definire in maniera ampia e condivisa
la migliore programmazione dal punto di vista ambientale, sociale ed
economico della complessa materia.
Basti pensare che solo nell'ultimo
mese, su mandato dei sindaci, si sono svolti 5 incontri tra il
Presidente D'Erasmo, i tecnici del Servizio Ambiente provinciale e i
referenti delle società Ascoli Servizi Comunali, Picenambiente e
Geta srl.
Gli incontri, così come concordato nella scorsa Assemblea
Ata, sono serviti ad individuare le soluzioni economiche più
funzionali ad una ripartizione sostenibile delle varie voci e
componenti tariffarie per il conferimento rifiuti solidi urbani dei
Comuni del territorio provinciale nella discarica privata della
"Geta", ubicata in località Alto Bretta di Ascoli Piceno.
Nella seduta odierna a conclusione di un ampio e articolato dibattito è stato dato il via libera, con la non partecipazione al voto del Comune di Ascoli e il voto contrario di quello di Castignano, alla convenzione tra l'Autorità d'Ambito, la società Ascoli Servizi Comunali srl ed i Comuni che la recepiranno in specifici atti amministrativi, per regolare le modalità di abbancamento dei rifiuti nella discarica Geta, previo trattamento degli stessi presso l'impianto di Relluce. In particolare, il documento stabilisce, per quanto riguarda il corrispettivo, il costo omnicomprensivo di 95 euro a tonnellata.
I sindaci hanno inoltre dato mandato al Presidente dell'Ata D'Erasmo di avviare le modalità tecnico-operative per l'espletamento, anche avvalendosi delle competenze dell'Asur 5, della Forestale e dell'Arpam, di indagini epidemiologiche e ambientali delle due discariche di Relluce e Geta nelle aree contermini ai due siti.
Votata dall'assemblea l'incarico ad un legale per supportare l'Ata nelle soluzione degli accordi.
"Si tratta di una
verifica non prevista come obbligatoria dalla normativa - spiega
il Presidente D'Erasmo - ma di un approfondimento puntuale
e scientifico che intende costituire un importante segnale di
attenzione verso la salute dei cittadini e la tutela ambientale ed
uno strumento per assumere, nella programmazione attuale e futura,
anche in relazione al Piano d'Ambito che si andrà a redigere, le
decisioni più opportune ed incisive, capaci di contemperare il
rispetto più assoluto delle condizioni di sicurezza con
l'economicità e la fattibilità degli interventi".