Primarie 2015, ultima settimana di appuntamenti per
Pietro Marcolini in vista del voto del 1 marzo per scegliere il candidato del
centrosinistra alla presidenza della Regione Marche.
Settimana intensa, quella che si apre, che vedrà
Marcolini impegnato in numerosi incontri con realtà iscritti e simpatizzanti,
imprenditori, associazioni di categoria, sindacati, lavoratori.
Per domani pomeriggio è previsto un nuovo tour nel
Pesarese con iniziative pubbliche a Saltara e Vallefoglia. Mercoledì 25,
l’agenda di Marcolini prevede una serie di incontri in provincia di Ascoli per
poi arrivare alle 21 all’Hotel 77 di Tolentino per un’iniziativa pubblica
d’incontro con la città e la zona dell’Unione montana dei Monti Azzurri.
Giovedì 26 si terrà un grande evento ad Ancona all’auditorium della Fiera della
Pesca (ore 18) mentre la chiusura della campagna elettorale di venerdì 27 si
terrà a Fabriano. Prima di raggiungere la Città della Carta, Marcolini sarà a
Corridonia.
Settimana fitta di impegni come lo è stata quella
appena passata. Marcolini ha esposto le sue idee per il futuro delle Marche in
eventi molto partecipati. Nel fine settimana appena concluso, infatti,
Marcolini ha toccato Porto Sant’Elpidio (venerdì 20), il Montefeltro, Ostra e
la Val Misa (sabato 21) e ieri Macerata e Porto San Giorgio.
Nei vari incontri oltre ad affrontare le questioni più
locali Marcolini ha proposto la sua visione della Regione “che per progredire
- ha detto - ha bisogno di amministratori che pensino regionale, non municipale.
Il mio programma poggia su
tre pilastri: quello economico, che intende investire on il 20% delle risorse
europee in un piano straordinario per l’occupazione giovanile nei settori
emergenti e innovativi; quello ambientale, che prevede il rilancio delle aree
interne attraverso un programma di sviluppo condiviso con i territori, che
punta a investire risorse europee e nazionali per circa 160 milioni di euro.
Infine, una riforma della rete dei servizi sanitari e di assistenza, che si
basi sui criteri di appropriatezza, merito e sussidiarietà tra ospedali, Rsa,
assistenza domiciliare e familiare. Ciò è possibile se pratichiamo la
distinzione tra politica e amministrazione e la valorizzazione delle
competenze. Troppo spesso purtroppo in politica merito e qualità sono
state sostituite da amicizia e fedeltà".