Ancona - La Giunta regionale ha presentato all’Assemblea
legislativa delle Marche la proposta di legge (Pdl) sul riordino delle
Province, in attuazione della Riforma Delrio. Il testo prevede che le
funzioni “non fondamentali”, esercitate dalla Province,
vengono trasferite alla Regione (la normativa nazionale riportava anche
la possibilità di assegnarle ai Comuni).
Definisce, inoltre, le
modalità per il trasferimento del personale collegato alle funzioni
trasferite.
La Pdl ha acquisito il parere dell’Osservatorio
regionale sul riordino (istituito a seguito dell’accordo Stato –
Regioni) e del Tavolo delle autonomie locali (Regione, Anci e Upi
Marche, organizzazioni sindacali confederali e di categoria).
“
Stiamo
mantenendo gli impegni assunti con i livelli istituzionali
e con i lavoratori delle Province, giustamente preoccupati per la
salvaguardia dei posti di lavoro – afferma il presidente
Gian Mario Spacca – La Regione sta facendo la propria parte, con
responsabilità, per accompagnare questo processo di riforma che lo Stato
ha impresso senza le dovute garanzie sul fronte delle risorse
necessarie. L’Assemblea legislativa può quindi avviare
il percorso legislativo, con l’auspicio che possa concludersi entro
marzo, comunque prima della fine della legislatura regionale, in modo da
continuare a garantire i servizi ai cittadini senza interruzioni e
senza disagi, e senza penalizzazioni per i dipendenti
delle amministrazioni provinciali”.
“
Abbiamo svolto un proficuo e
approfondito lavoro per attuare la Riforma Delrio nella maniera più
rispondente alle esigenze delle comunità locali e dei lavoratori
coinvolti – sottolinea il vicepresidente e assessore agli
Enti Locali,
Antonio Canzian –
Un processo di riforma sul quale è
ancor aperto il confronto con il Governo nazionale, perché le Regioni
chiedono di disporre delle necessarie risorse economiche per poterlo
gestire nei migliori dei modi e senza tensioni
occupazionali. Quella inviata all’Assemblea legislativa è una proposta
di legge frutto del confronto con le Province, i Comuni e i sindacati.
Crediamo sia un testo che risponda alle esigenze e alla finalità della
riforma, che i consiglieri regionali potranno
integrare o modificare, sapendo comunque che la vera battaglia resta
quella delle risorse economiche, al momento non assegnate e la cui
mancanza rappresenta un limite all’efficacia del processo di riordino”.
La legge 56/2014 (Riforma Delrio) ridefinisce l’assetto
istituzionale delle Province, quali enti di secondo livello titolari di
funzioni amministrative fondamentali; prevede il ridimensionamento e il
riordino delle competenze delle Province stesse, nella prospettiva del
loro superamento con la legge di riforma
costituzionale, attualmente all’esame delle Camere. Secondo le
rispettive competenze, lo Stato e le Regioni attribuiscono (alla Regione
stessa o agli enti locali) le funzioni amministrative svolte dalle
Province, diverse da quelle fondamentali.
Gli Osservatori
regionali hanno svolto la ricognizione delle funzioni.
La Pdl delle
Marche prevede un significativo trasferimento di alcune funzioni dalle
Province alla Regione nelle materie assegnate alla competenza
legislativa regionale (turismo, beni e attività culturali,
trasporto pubblico locale, protezione civile, difesa del suolo, caccia e
pesca nelle acque interne, formazione professionale, servizi sociali,
farmacie, artigianato e industria).
La Pdl si compone di otto articoli
che disciplinano: il riordino delle funzioni
provinciali; il trasferimento alla Regione delle funzioni non
fondamentali; le modalità del trasferimento, rinviando a successive
deliberazioni della Giunta regionale l’individuazione delle risorse
umane, strumentali e finanziarie correlate; le disposizioni
finanziarie; le norme transitorie e finali.