Ancona - Giovedì 22 gennaio, a Roma, gli Osservatori
regionali per il riordino delle province terranno un Tavolo nazionale,
per una condivisione del lavoro di riforma in atto e per chiedere al
Governo chiarezza sulla ricollocazione dei dipendenti.
Lo ha anticipato, nel pomeriggio, il vicepresidente della Regione
Marche, Antonio Canzian, nel corso di un incontro del Tavolo delle
autonomie locali con Anci Marche, Upi Marche e le organizzazioni
sindacali Cgil, Cisl, Uil.
La riunione è stata convocata per
esaminare la bozza della proposta di legge regionale relativa al
riordino delle funzioni delle Province, in attuazione della Riforma
Delrio, che è stata recentemente modificata con la Legge di Stabilità
2015, la quale rende difficile l’esercizio delle competenze
regionali, in materia di riordino delle funzioni, a causa
dell’azzeramento dei trasferimenti statali destinati alle Province e
della devoluzione allo Stato di una quota significativa delle entrate
tributarie proprie delle Province, disposta con la legge di
Stabilità.
“Una situazione preoccupante che, nelle Marche, cerchiamo di
gestire nella maniera migliore per tutelare i livelli occupazionali dei
lavoratori coinvolti nel processo di riordino, a rischio di mobilità,
se non ricollocabili – ha sottolineato Canzian
– L’incontro di giovedì potrebbe rappresentare un punto di svolta,
almeno questo è l’auspicio, perché il Dipartimento Funzione Pubblica,
con il quale le strutture tecniche degli Osservatori hanno interloquito
anche nelle ultime ore, potrebbe emanarne una prima
bozza di circolare sulla gestione della mobilità”.
In merito alla
proposta di legge sul riordino delle Province marchigiane, Canzian ha
spiegato che si tratta di un testo che non ripercorre quelli generici
predisposti da altre Regioni, ma individua funzioni
e ruolo del personale. Una proposta aperta al confronto, pur sapendo,
però, che tutta la normativa di riferimento è di derivazione statale e,
quindi, con margini operativi ridotti per la Regione”.
La proposta
dovrebbe diventare legge entro marzo. Nei sei mesi
successivi (con l’insediamento della nuovo Governo regionale) andranno
predisposti gli atti attuativi e sottoscritte le convenzioni bilaterali
con le Province, per dare completa attuazione al processo di riordino
votato dal Parlamento nazionale.
“In questo
complicato processo di riforma – ha concluso il vice presidente Antonio Canzian - le
organizzazioni sindacali stanno collaborando attivamente con la Regione,
con proposte e iniziative, per l’individuazione di percorsi di riforma
sostenibili, che non compromettano il livello
essenziale dei servizi da garantire ai cittadini e quelli occupazionali
nel settore pubblico, attraverso un’azione congiunta per la ricerca
delle necessarie coperture finanziarie, a difesa dei servizi e dei
diritti dei lavoratori a essi addetti”.