Ascoli - Si è svolta stamane, nell'aula consiliare
di palazzo San Filippo, una nuova seduta dell'Assemblea Territoriale d'Ambito (ATA)
convocata dal Presidente della Provincia Paolo D'Erasmo per esaminare le proposte
avanzate dalle società Ascoli Servizi Comunali e Picenambiente in merito al
superamento dell'emergenza rifiuti nel 2015.
Come sollevato da Re, rappresentante del Comune di Castel di Lama, ci potrebbe essere il rischio che diventino due i luoghi per conferire rifiuti nel Piceno con la proposta fatta dalla Geta in zona Alto Bretta. E questa è una discarica per rifiuti pericolosi che potrebbe accogliere una quantità di rifiuti urbani. Si tratta di una discarica privata però.
Da sempre nel Piceno la logica del pubblico, quindi del controllo di un'intera comunità è prevalsa. Questo indirizzo si è adottato anche per la gestione dell'acqua con Ciip Spa. Ora occorre tener alta la guardia perché non si insinuino insidie sull'onda dell'emergenza.
A partire da metà gennaio,
infatti, devono essere approntate le soluzioni tecniche sostenibili ed
economicamente più vantaggiose per fronteggiare adeguatamente la situazione
relativa all'abbancamento dei rifiuti, una volta esauriti i volumi di
conferimento nella IV vasca della discarica di Relluce, temporaneamente
autorizzati in base al decreto del Presidente della Provincia n. 20 del 2
settembre scorso.
L'Assemblea dell'Ata, dopo un
ampio e costruivo confronto, ha approvato all'unanimità due indirizzi
prioritari. In primo luogo di perseguire la soluzione di continuare ad
abbancare i rifiuti reperendo ulteriori volumetrie all’interno della discarica
di Relluce, predisponendo allo scopo un'ordinanza in deroga della Provincia con
tutte le garanzie sotto il profilo ambientale e normativo. In subordine,
qualora si allunghino i tempi per l'acquisizione delle autorizzazioni e il
necessario approntamento tecnico-operativo, di verificare la possibilità di
abbancare i rifiuti presso la discarica "Geta" ubicata in località
Alto Bretta di Ascoli Piceno.
L'Assemblea ha dato inoltre come indicazione
prioritaria di contenere il più possibile e, comunque possibilmente sotto i 100
euro a tonnellata, il costo di conferimento dei rifiuti.
Il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli ha comunque evidenziato che non può essere il fattore tempo a determinare scelte diverse da quelle che le due società Ascoli Servizi e Picenambiente hanno individuato: relluce. "Perchè - ha detto Castelli - se c'è un'emergenza non si può dire che ci sono tempi lunghi per le autorizzazioni da pare dell'Arpam. In certi casi si può lavorare anche il 1 gennaio"
L'organismo di indirizzo, costituito da tutti i sindaci della provincia, tornerà a riunirsi entro la prima decade di gennaio per adottare le decisioni operative definitive volte a superare tutte le complesse problematiche amministrative, ambientali, finanziarie e logistiche e gestire nel migliore dei modi il conferimento dei rifiuti nel 2015 , in attesa degli indirizzi programmatici del Piano d'Ambito.