San Benedetto - Condivisione, analisi e definizione dei contenuti. È l’approccio adottato dal PD Marche per mettere a fuoco i punti della proposta programmatica, in vista delle prossime elezioni regionali. E lo ha fatto ieri, a San Benedetto del Tronto, con il secondo appuntamento seminariale, dopo quello dorico dello scorso 7 novembre, dedicato proprio alla costruzione del programma.
“L’impresa del cambiamento” del PD Marche continua così, #passodopopasso, la sua azione di confronto aperto e di costruzione partecipata, con l’obiettivo di rendere le Marche #laTerradelleOpportunità, come recita il titolo dell’iniziativa.
Ad
aprire la discussione, nei locali dell’Associazione dei Pescatori
Sambenedettesi, il macro-tema dell’investimento
sul capitale umano.
Spazio, quindi, a “scuola e istruzione”, con la proposta di
potenziare l’alternanza scuola-lavoro e di valorizzare competenze e
merito.
Accento pure su “università e ricerca”, con la volontà
di costruire una sinergia reale tra formazione e territorio e di
riorganizzare il sistema universitario in senso federativo,
mantenendo comunque l’autonomia degli atenei. Sul fronte “beni e
attività culturali”, espressa, poi, la necessità, non solo di
difendere, ma anche di innovare lo straordinario patrimonio culturale
marchigiano, puntando su società della conoscenza e forte promozione
turistica. Il tutto in una logica di rete.
Altro tema affrontato quello relativo a lavoro e sviluppo. Avanzati, qui, cinque macro-obiettivi sul fronte occupazione e crescita: sostegno ai disoccupati, politiche attive del lavoro, creazione di nuova occupazione e riqualificazione di chi ha perso il lavoro, interventi efficaci e sinergici di governance e un nuovo modello di sviluppo sostenibile, che superi la logica emergenziale e promuova azioni di sistema e reti di impresa.
Ancora, spazio all’agricoltura, settore per cui è stata proposta la semplificazione delle procedure di accesso ai finanziamenti del PSR (Piano di Sviluppo Rurale), oltre alla creazione di reti di agricoltori, integrando agricoltura con turismo e ambiente. Proprio ambiente ed energia sono stati un altro passaggio chiave della discussione. Sei le linee di indirizzo illustrate, per ottenere “le Marche desiderabili”: governo del territorio, energia ed efficienza energetica, rifiuti, mobilità sostenibile, qualità e nuovi stili di vita, agricoltura. Filo conduttore: il paesaggio, patrimonio unico, inestimabile e strategico.
Ultimo,
ma non ultimo, il tema trasversale Europa,
internazionalizzazione e imprenditorialità.
Il PD Marche vuole portare l’Europa in tutti i circoli e a tutti i
livelli. Reti, progettualità, collaborazione attiva le parole
chiave. Obiettivo: superare i confini territoriali e stimolare gli
amministratori locali alla formazione europea.
Priorità anche
politiche di genere e imprenditoria femminile. Sul fronte
internazionalizzazione, è stato lanciato il “modello
I.M.P.R.E.S.A.”: anagramma sintesi di cinque categorie di imprese
da valorizzare. Un luogo di aggregazione (uno in ogni Provincia) per
cogliere opportunità in tutti i mercati, non solo in quelli dei
Paesi emergenti, promuovendo l’attrattività economica e turistica
del brand “Marche”.
All’iniziativa, introdotta dal Responsabile Organizzazione del PD Marche, Michele Crocetti, coordinata dal Portavoce e Responsabile Elezioni europee e regionali del PD Marche, Daniele Salvi e organizzata dal Segretario provinciale del PD di Ascoli Piceno, Antimo Di Francesco, che ha portato il suo saluto, hanno preso parte il Gruppo Dirigente, i Parlamentari marchigiani, gli Assessori e i Consiglieri regionali del Partito Democratico, oltre ad amministratori locali e cittadini.
Prossimo appuntamento, con la proposta programmatica del PD Marche, il 20 dicembre a Pesaro.