Ascoli - "Nella seduta del Consiglio Comunale del 25 novembre, il Sindaco di Ascoli, rispondendo ad una mia interrogazione sugli interessi di mora che decorrono automaticamente sui debiti scaduti e non pagati dal Comune ai propri fornitori di beni, lavori e servizi, ha risposto dicendo che l'ambito di appicazione del D.Lgs 192 del 2012 è nelle transazioni commericiali e, quindi, per lui, nel pagamento solo di beni e servizi verso i fornitori, lasciando pertanto fuori tutto l'ammontare dei debiti che il Comune ha contratto per l'esecuzione dei lavori pubblici.
Lasciando quindi casualmente fuori proprio la fetta più rilevante del debito che il Comune deve ancora pagare, quasi 9 milioni di euro, sul quale andrebbe calcolato un interesse di mora di oltre l'8%. Di tali interessi di mora non vi è tuttavia previsione nel bilancio previsionale 2014, pur trattandosi di una cifra che potrebbe oscillare intorno ai 500mila euro, altri debiti in capo ai cittadini di Ascoli, nemmeno previsti in bilancio.
A niente è valso ribadire in sede di contro replica che già una Circolare Ministeriale (prot. 0001293 del 23 gennaio 2013) ribadisce che l'ambito di applicazione va esteso a tutti i settori produttivi e che quindi i debiti di cui parliamo configurano un'ipotesi di debito fuori bilancio, così come confemrato dalla recentissima sentenza dalla Corte dei Conti dell'Emilia Romagna, la n.205/PAR del 20/11/2014..
Peccato che il Sindaco, in difficoltà evidente incalzato sui debiti che non paga, non abbia trovato argomentazioni più valide e solide.
Sarebbe bastato fare un giro in rete per vedere che c'è addirittura un sito, tra i molti, dedicato ai ritardi dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione ed è un sito dell'ANCE, ovvero dell'Associazione Nazionale dei Costruttori Edili!
Proprio una Circolare dell'ANCE, quella del 18 febbraio 2013, che si trova all'interno del sito e che ha per titolo “Il recepimento della nuova direttiva europea sui ritardi di pagamento”, ricorda alla pagina 5 che “Con riferimento all’ambito di applicazione di tale recepimento, occorre precisare che, dal momento che la direttiva europea riguarda tutti i settori, compreso quello dell’edilizia, il suo integrale recepimento fa sì che le norme contenute nel decreto legislativo 9 novembre 2012, n.192 recante “Modifiche al decreto legislativo 9 ottobre 2002, n.231, per l'integrale recepimento della direttiva 2011/7/UE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, a norma dell'articolo 10, comma 1, della legge 11 novembre 2011, n.180” si applichino anche al settore delle costruzioni.
Quindi la risposta del Sindaco all'interrogazione viene smentita direttamente dall'Associazione Nazionale dei Costruttori.
Come dire, ha fatto proprio una bella figura, specialmente per un membro apicale dell'ANCI.
A questo punto ribadiamo al Sindaco la stessa richiesta di voler quantificare davanti a tutti i cittadini l'importo degli interessi di mora che dovremo riconoscere alle aziende esecutrici dei lavori pubblici e che tutti noi dovremo pertanto pagare. Pensiamo sia diritto di tutti i cittadini saperlo.
Pensiamo sia diritto anche sapere perché si continuino ad ignorare questi debiti nel Bilancio 2014 (avrebbero dovuto essere conteggiati anche per il Bilancio 2013!), configurando quindi l'esistenza di consistenti debiti fuori bilancio e compromettendo la veridicità del Bilancio stesso.
Una vergogna ed un danno che i cittadini di Ascoli certamente non meritano".