Ancona - “È una manovra di guerra che realizziamo senza
inasprire le tasse a cittadini, famiglie, imprese e riducendo il debito
regionale: è un “miracolo” frutto di un’azione di governo orientata al rigore,
alla responsabilità e alla salvaguardia dei diritti essenziali della comunità,
che ci conferma nel gruppo di regioni in Italia con la più bassa pressione
fiscale”:
lo dichiara il Presidente della Regione Gian Mario Spacca commentando
l’approvazione da parte della Giunta regionale dell’Assestamento di bilancio
2014. “La situazione della finanza pubblica nazionale - prosegue il Presidente
Spacca - è difficilissima e richiede l’adozione dei costi standard per
garantire l’equità al risanamento. Inoltre, la congiuntura del Paese non da
segni di risveglio, anzi rischia di avvitarsi nella deflazione, in
controtendenza rispetto all’Europa.
In questo scenario nazionale drammatico ha
del miracoloso riuscire a salvaguardare lavoro e produzione del reddito, salute
e mobilità, mantenendo i conti in ordine e riducendo il debito regionale senza
alzare la pressione fiscale come invece stanno facendo quasi tutte le altre
regioni d’Italia. Le Marche si confermano nel gruppo di testa delle Regioni che
hanno la più bassa pressione fiscale in Italia. Tali risultati, consolidati con
l’assestamento di bilancio 2014, sono il frutto di una costante azione di
rigore e responsabilità, portata avanti dal Governo regionale con
l’ottimizzazione dell’uso delle risorse, anche europee, e attraverso il taglio
dei costi dell’amministrazione per salvaguardare i diritti ed i servizi
essenziali per i cittadini e le imprese delle Marche”.
“La grave
situazione della finanza pubblica nazionale - ha dichiarato l'Assessore
regionale al Bilancio Pietro Marcolini - si ripercuote negativamente anche sui
bilanci regionali. La loro sostenibilità è messa a rischio dai continui tagli
ai trasferimenti che riducono drasticamente la capacità operativa delle
Regioni. In un quadro del genere, le Marche hanno consolidato un’attenta
politica di bilancio che ha consentito di garantire i servizi alla popolazione,
responsabilizzando i centri di spesa e contenendo gli sprechi per recuperare le
risorse necessarie alle esigenze dei territori.
Ma i margini operativi si sono
drasticamente ridotti e rischiano di compromettere anche la possibilità di
delineare gli scenari futuri. La strada da intraprendere è quella dei costi
standard, dei livelli essenziali delle prestazioni e dei livelli essenziali di
assistenza, in modo da non penalizzare le Regioni, come le Marche, che hanno
saputo gestire il bilancio con la dovuta oculatezza e che, al contrario,
rischiano di dover pagare un prezzo elevato che a loro non può essere imputato.
Abbiamo chiuso l’assestamento con grande difficoltà, lavorando sul recupero di
risorse dai residui passivi e perenti, rinunciando a capacità di spesa
autorizzata ma non contratta, comprimendo e rinviando attività programmate;
abbiamo però anche orientato interventi indispensabili per continuare a
garantire la tenuta e la coesione sociale della comunità marchigiana. Abbiamo
la consapevolezza di aver operato responsabilmente, all’interno di un contesto
nazionale di grande difficoltà”.
Approvato oggi, su proposta dell’assessore Pietro Marcolini, la manovra di Assestamento del bilancio 2014 andrà all’esame della Commissione consiliare Affari Finanziari e successivamente all’approvazione dell’Assemblea Legislativa delle Marche.
Il
provvedimento recepisce le risultanze del bilancio consuntivo 2013, rimodula
gli stanziamenti anche in relazione alle sopraggiunte esigenze sempre più
aggravate dalla crisi ed opera una riduzione della spesa regionale per far
fronte al calo delle entrate tributarie regionali, prodotto dagli effetti della
difficile situazione economico-sociale ancora in corso.
La proposta di legge di assestamento,
considerati i continui interventi statali di contenimento della spesa pubblica
e di riduzione delle entrate regionali, non permette significativi margini di
manovra alla politica di bilancio.
L'assestamento 2014, pertanto, collocandosi
in tale contesto finanziario molto critico, non può che caratterizzarsi
prevalentemente per interventi di contenimento e rigore in continuità con le
politiche intraprese in sede di bilancio di previsione iniziale.
La manovra
interviene, in particolare, sulle spese non impegnate e non impegnabili allo
scopo di rispettare, anche quest’anno, gli obiettivi programmatici del Patto di
Stabilità, notevolmente ridotti dalle manovre di finanza pubblica, che saranno
tuttavia superati dal prossimo anno con l’introduzione del pareggio di
bilancio.
Le linee direttrici che hanno contraddistinto la manovra sono le seguenti:
Si è provveduto a ridurre il debito per circa 52 milioni di euro.
· un’attenta analisi contabile e giuridica per ciascun settore sugli stanziamenti di spesa da ridurre;
· una altrettanto attenta verifica sugli stanziamenti di spesa obbligatori al fine di assolvere agli impegni assunti entro la scadenza dell’esercizio.
Nell’ambito delle riduzioni di spesa ben
900.000,00 euro riguardano le funzioni generali di
amministrazione.
Tra gli interventi che comunque la manovra di assestamento finanzia si segnalano, in particolare, i seguenti:
· 858.000,00 euro per gli interventi di difesa del suolo;
· 2.900.000,00 euro per il finanziamento dell’edilizia sanitaria;
· ulteriori 2.500.000,00 euro per la restituzione allo Stato del maggior gettito della tassa automobilistica;
· ulteriori 700.000,00 euro per indennizzo soggetti danneggiati a seguito di trasfusioni;
· ulteriori 900.000,00 euro nel settore attività di protezione civile;
· ulteriori 546.000,00 euro per il finanziamento delle aree protette;
· 752.000,00 euro per gli interventi volti a sostenere lo sviluppo produttivo delle imprese artigiane ed industriali e dei servizi alla produzione di cui alla l.r. 20/2003;
· 720.000,00 euro per contributi a favore di soggetti sottoposti a trattamento radioterapico;
· ulteriori 253.000,00 euro per la messa in sicurezza degli edifici scolastici;
· 200.000,00 euro per provvidenze a favore degli accompagnatori dei soggetti sottoposti a trapianto di organi.
Anche quest’anno, la discussione dell’Assestamento, che avviene in tempi ritardati, a causa delle incertezze del quadro normativo e finanziario che coinvolge tutti gli Enti territoriali, verrà agganciata funzionalmente e logicamente alla presentazione del nuovo Bilancio armonizzato 2015-2017 che sarà approvato a breve dalla Giunta regionale.