Canzian: 'La Regione dice no allo stoccaggio Gas Plus"

Canzian: 'La Regione dice no allo stoccaggio Gas Plus"

Il vice presidente della Regione Marche annuncia un impugnativa degli articoli 37 e 38 dello Sblocca Italia presso la Corte Costituzionale con al tre cinque regioni

San Benedetto - Se per qualcuno non fosse stato chiaro, se qualcuno avesse voluto creare confusione strumentalmente, la parola fine sulla posizione della Regione Marche circa la realizzazione dell'impianto di stoccaggio del gas nel territorio di San Benedetto del Tronto la dice il vice presidente Antonio Canzian: un netto no, già scritto in atti amministrativi il 28 gennaio 2013.

La Regione ribadirà al Ministero – dice Antonio Canzian - il parere nettamente contrario alla realizzazione dell'impianto di stoccaggio appena verrà chiamata a dirlo nelle sede competente”.

Poi Canzian fa il punto su un'altra decisione presa dalla giunta regionale su sua proposta: il ricorso alla Corte Costituzionale su due punti (37 e 38) del Decreto Sblocca Italia, ora divenuto legge, in tema di approvvigionamento e trasporto del gas naturale e le risorse energetiche nazionali.
Perché questa impugnativa possa essere legittimamente presentata occorre che siano 5 le Regioni firmatarie del ricorso. Su questo fronte la giunta regionale sta lavorando e le prospettive sono ottimistiche. Abruzzo, Emilia Romagna, Basilicata, Marche e Lombardia starebbero valutando con favore questa presa di posizione e potrebbero aggiungersi altre regioni.

Intanto la situazione attuale già vede un ricorso al Tar delle Marche presentato dai Comuni di San Benedetto del Tronto e Monteprandone in attesa che, come promesso, la Provincia di Ascoli Piceno, ricorda il sindaco Giovanni Gaspari, paghi la sua quota per l'impugnativa al Tar.

Il vice presidente della Regione Marche Antonio Canzian ricorda che quando un intero territorio fa sentire con forza e decisione la sua posizione contraria rispetto alla decisione di realizzare un impianto di stoccaggio di gas di queste dimensioni e pericolosità in una zona così urbanizzata difficilmente chi governa può non tenerne conto.

Si deve tra l'altro sottolineare – aggiunge Canzian - che dei 13 impianti di questo tipo autorizzati e presenti in Italia, 12 sono in territori di Comuni con pochi abitanti (di fatto in campagna, ndr). Altro dato da tenere in evidenza è che nella zona prevista per la realizzazione nel territorio di San Benedetto del Tronto dal punto di vista geologico c'è la presenza di una faglia, dunque siamo anche in presenza di rischio sismico”.

C'è soddisfazione da parte dell'associazione “Ambiente e salute nel Piceno” che ha consegnato una lettera al vice presidente della Regione, nel corso della conferenza stampa tenuta di sabato 15 novembre a Porto d'Ascoli, sul decreto Sblocca Italia e sul progetto "San Benedetto Stoccaggio Gas Plus”, offrendo anche la possibilità di avvalersi di un costituzionalista dell'Università di Teramo che supporta l'Associazione in questa vicenda e che potrebbe concorrere all'attività già delegata dalla giunta regionale al dirigente del Servizio attività normativa e legale.

Nella lettera consegnata a Canzian c'è la richiesta dell'associazione “Ambiente e salute nel Piceno” di un incontro in sede Regionale con il presidente Spacca, il segretario generale Elisa Moroni ed il presidente della IV Commissione Ambiente Giancarli.

Il sindaco di Monteprandone Stefano Stracci evidenzia come lo Slocca Italia sia una normativa complessa che ad esempio sembrerebbe più elastica nei confronti del tema energetico relativo allo stoccaggio del gas, di contro è invece molto rigida per quanto riguarda gli Ato e la gestione delle risorse idriche. "E' probaile - dice Stracci - che questa normativa di grande complessità abbia bisogno di essere armonizzata e il Pd, che è oggi partito di governo, debba farsi carico di questa problematica". 

Intantonella tarda mattinata di martedì 18 novembre una delegazione di Ambiente e salute nel Piceno incontrerà il Prefetto di Ascoli Piceno.