Ancona - “Ho
incontrato i presidenti di Regione. Siamo disponibili a discutere con
loro le proposte nel merito, perché si taglino gli sprechi, non i
servizi. È arrivato il momento dei costi standard, sul serio. Partendo
dal principio della trasparenza totale online di tutte le spese dal
governo alle Regioni.
Questa dichiarazione del presidente del
Consiglio Matteo Renzi rafforza la mia fiducia sulla
Legge di stabilità.
"Una manovra che sceglie la via della crescita e
che, come dice Renzi, introdurrà finalmente una logica di costi standard
in luogo di tagli lineari che penalizzano Regioni virtuose come le
Marche.
Era quanto avevo auspicato sin dall’approvazione
della Legge di stabilità in Consiglio dei Ministri: sì a nuovi
sacrifici da parte delle Regioni, purché modulati su una
valutazione oggettiva, da parte del Governo, dei comportamenti virtuosi
delle Regioni
e basati sui parametri di produttività.
L’obiettivo è razionalizzare la
spesa a livello locale e nazionale, valutando i costi standard:
è questa la strada maestra e la sfida da perseguire per premiare i
comportamenti virtuosi, evitare tagli lineari, modernizzare
la pubblica amministrazione.
Troppe, oggi, le penalizzazioni che
colpiscono le Marche, Regione che da tempo ha imboccata la strada
dell’efficientamento della spesa, del risparmio senza colpire i servizi.
Regione che può vantare una delle migliori sanità in
Italia, grazie ad una riforma che ha portato a sintesi il sistema,
passando da 13 vecchie Asl, indipendenti e
slegate, ad una governance coordinata con un’unica azienda regionale,
l’Asur. Marche virtuose ma penalizzate da quei tagli
lineari che il premier ha annunciato non saranno più il riferimento dei
trasferimenti.
Non è infatti più possibile, ad esempio, che per un servizio come
il Trasporto pubblico locale le Marche ricevano dallo Stato 68 euro pro
capite, mentre la vicina Umbria 110 e la Basilicata 130. O che lo Stato
italiano trasferisca alla nostra regione
8.702 euro pro capite contro i 19.475 della Valle d’Aosta. La Regione
Marche è dunque pronta a lottare contro ogni spreco e a confrontare i
propri conti con quelli delle altre regioni sui costi standard e quindi
sui comportamenti più virtuosi”.