D'Erasmo: 'La Provincia è in stato di dissesto'

D'Erasmo: 'La Provincia è in stato di dissesto'

Presentata la lista "Cambiamento e innovazione per il rilancio del Piceno"

Ascoli - "Lente d'ingrandimento sul bilancio provinciale con il necessario ausilio di consulenti esterni vista la forte preoccupazione che nutriamo nei confronti di dati di bilancio che neppure ci sono stati partecipati dal presidente Celani.
Consulenti esterni perché riteniamo che l'attuale personale non sia in grado di sostenere la situazione attuale d'emergenza che non è di pre dissesto ma di dissesto, con un contenzioso importante e allo stesso tempo un atteggiamento nei confronti di questo fattore lassista.
Si è atteso che le cause giungessero a sentenza invece di tentare transazioni per risparmiare danaro pubblico. Se vinceremo questa competizione elettorale nei primi quindici giorni ci dedicheremo all'analisi del bilancio, poi chiederemo incontri settimanali alla Corte dei Conti perché siamo seriamente preoccupati che il piano di riequilibrio approvato non sia rispettato visto che le fonti d'entrata non hanno la capacità di copertura
".
E' l'affondo di Paolo D'Erasmo, unico candidato presidente alle prossime elezioni provinciali della Provincia di "secondo grado" prevista dalla legge Delrio.
Presentata all’Hotel Marche di Ascoli Piceno, la lista “Cambiamento e innovazione per il rilancio del Piceno”, guidata appunto da Paolo D’Erasmo.
I candidati consiglieri sono: Alberto Antognozzi, Valentina Bellini, Sergio Corradetti, Silvano Evangelisti, Bruno Menzietti, Riccardo Morelli, Stefano Novelli e Lucia Quaglia.
Alcuni provengono da Comuni sopra a 5000 abitanti, altri sotto i 5000, per mantenere così un giusto equilibrio.

"Il bilancio non è stato ancora approvato, nonostante la Corte dei Conti abbia sollecitato, con un richiamo ufficiale, l’ente - aggiunge D'Erasmo - Un fallimento della Provincia significherebbe un aumento notevole della pressione fiscale a carico dei cittadini e delle imprese. Se dopo il 12 ottobre vinceremo noi questa competizione elettorale, dovremo fare un’analisi puntuale sui dati del Bilancio per capire cosa si può fare.
Vorrei inoltre sottolineare che i 27 Comuni che appoggiano questa lista si sono sentiti abbandonati dall’amministrazione Celani, che non li ha incontrati nemmeno per spiegare come ci si dovesse comportare rispetto alla nuova Area Vasta, a cominciare dalla votazione. La conferenza dei sindaci dovrebbe essere convocata a cadenze brevi, per riaccendere così la luce sulla nostra provincia, che dobbiamo rendere, tutti insieme, più bella e accogliente".

Nè Termovalorizzatore, nè uffici dell'Ata presso il Comune di San Benedetto. "Quando non c'è partecipazioni e confronto con i sindaci del territorio possono emergere proposte estemporanee. La Provincia ha un'importante risorsa: i 350 dipendenti che quindi si possono benissimo occupare di questa materia. Inoltre occorre puntare sulla raccolta raccolta differenziata.  Bisogna risolvere il problema nel più breve tempo possibile. La legge regionale è chiara, ci deve essere una discarica per ogni provincia. Ma la pianificazione, per quanto riguarda i rifiuti, è di competenza dell’Ata, e qualsiasi atto deve essere approvato all’interno, altrimenti è un atto nullo. Ma non si è ancora non si è riusciti a trovare una sintesi all'interno dell'Ata, perché convocata in maniera parziale. E la Regione ha inviato diverse lettere in merito al presidente della Provincia".


Altro problema, denunciato con forza da tempo da D’Erasmo, è la messa in sicurezza delle strade provinciali. Ascoli Piceno è la peggior provincia delle Marche sul piano della manutenzione, anche a causa della mancanza di una segnaletica orizzontale, della cartellonistica «Vige uno stato di degrado e abbandono - continua D’Erasmo - con il problema così grave sulle strade, rinnoviamo la nostra contrarietà agli autovelox, messi così, giusto per fare cassa, senza un vero e serio progetto legato alla sicurezza stradale. Mi giunge voce che l'attuale giunta ha fatto un contratto per 5 anni, dovremo far intervenire i nostri avvocati per capire come uscirne fuori, senza provocare all’ente l’ennesimo contenzioso».

«Una vessazione volontaria, nei confronti dei cittadini – aggiunge Alberto Antognozzi - che fino all’ultimo, nelle zone montane, non sapevano che sarebbero stati messi degli autovelox».

L’attuale Provincia, aggiunge D’Erasmo - non ha mai tentato di fare transazioni per i contenziosi e si è ridotta a pagare alla fine, arrivando alla situazione in cui si trova oggi.

Il candidato consigliere, Corradetti, torna a ribadire che, in caso di vittoria, si andranno a verificare subito i conti per avere finalmente i dati di una contabilità concreta.

L’attuale amministrazione provinciale ha riposto ai gravi problemi con atti emergenziali e non sufficienti, quando c’era bisogno di un progetto: «La prima settimana di agosto, con una delibera di giunta – conclude D’Erasmo – ha mandato in prepensionamento alcuni dipendenti. Un atto giunto in ritardo. Certo è che bisognerà ripensare a una Provincia con 3 o 4 aree non 10 dirigenti come ora. Noi siamo in emergenza». 

Per Stefano Novelli la nuova Area Vasta deve diventare un organismo vivente nutrito dalle istanze che sono i territori con ciascuno dei 33 municipi.

Torna a sentirsi una voce femminile che negli ultimi 5 anni non era scomparsa. «Cinque anni di guerra dal punto di vista economico e questa amministrazione provinciale non si è messa nemmeno l’elmetto. Il loro non ruolo ha fatto precipitare tutto», commenta Valentina Bellini.

Sabato 27 settembre, alle ore 10 a Villa Picena (Colli), la presentazione della lista davanti ai sindaci e ai consiglieri piceni e una conferenza programmatica.