Ancona - Presentata in Consiglio regionale la mozione avente per oggetto: ” riapertura dello stabilimento ex-Coalac di Ascoli Piceno”.
Questo il testo sottoscritto dal vice presidente Antonio Canzian e dai consiglieri Paolo Perazzoli e Mirco Ricci (Pd) che impegna il Presidente e la giunta regionale.
Premesso
che il CDA della Cooperlat Società Coop. Agricola di Iesi, nella riunione del 19 dicembre 2013, ha deliberato una strategia di ristrutturazione organizzativa e produttiva dell’azienda che prevede l’approvazione di un piano industriale finalizzato a concentrare nel “polo del latte” di Jesi tutta la lavorazione del latte, compreso il “latte fresco” e il “latte fresco di alta qualità”con conseguente interruzione dell’attività della Coalac Soc. Coop. Agricola di Ascoli Piceno;
che la Cooperlat e la Coalac in particolare rappresentano un modello di filiera corta tra produttori e consumatori, nonché un modello di produzione di “sviluppo compatibile e ecosostenibile”, con basso impatto ambientale ed alta efficacia nutrizionale nella catena alimentare;
che il CDA eletto nell’assemblea del 26/4/2012, all’uopo convocata per il rinnovo delle cariche sociali, non prevede tra i nove membri alcuna rappresentanza delle cooperative a conferimento totale di latte fresco, nonostante queste rappresentino il 25% della produzione totale del latte conferito e che lo statuto della Cooperlat preveda esplicitamente il “rispetto della territorialità”;
che la vertenza Cooperlat ha un significato più ampio di una vicenda aziendale in quanto rientra pienamente nel quadro della strategia politica agroalimentare della regione Marche;
che la Cooperlat nell’ambito di un complessivo piano industriale finalizzato alla salvaguardia aziendale, nonostante il confronto sviluppatosi nei mesi scorsi tra istituzioni del territorio, Regione e parti sociali ha ritenuto di confermare la decisione del CDA assunta per lo stabilimento di Ascoli Piceno;
Ritenuto
che la vicenda della Cooperlat di Ascoli Piceno non sia solo una vertenza aziendale, ma un progetto strategico per il futuro economico del Piceno e delle Marche;
che è ferma volontà della Regione Marche difendere e valorizzare le filiere agroalimentari di qualità e la tracciabilità delle produzioni e che, in questa prospettiva, costituiscono priorità la valorizzazione del latte fresco, la tutela occupazionale e la ripresa produttiva del sito Cooperlat di Ascoli Piceno;
Impegna il Presidente e la Giunta Regionale
ad affermare e sostenere in tutte le sedi istituzionali le motivazioni e le determinazioni della presente mozione, nonché altre iniziative utili che rendano più incisiva l’azione di sostegno alla realtà economica e produttiva della Coalac, affinché non venga chiusa l’attività della lavorazione del “latte fresco” e del “latte di alta qualità” ad Ascoli Piceno;
ad esercitare una “moral suasion” affinché venga ripristinato il principio della rappresentanza territoriale delle operative associate alla Cooperlat nel proprio CDA, anche prevedendo l’allargamento da 9 a 11 dei membri, con la partecipazione delle cooperative che conferiscono totalmente il latte prodotto, così come è stato sollecitato dagli ispettori ministeriali nell’ispezione straordinaria del 22/11/2012;
ad utilizzare tutti gli strumenti in loro possesso affinché la Cooperlat si impegni:
a valorizzare la produzione di latte fresco sul territorio marchigiano coerentemente con la strategia della Regione Marche;
alla riapertura dello stabilimento di Ascoli Piceno attraverso un concreto progetto che abbia come obiettivo la valorizzazione della filiera del latte fresco;
a garantire, attraverso l’obiettivo di cui al precedente punto 2, la piena occupazione delle maestranze attualmente in forza nello stabilimento di Ascoli Piceno;
a valutare seriamente le manifestazioni di interesse all’acquisto dello stabilimento di Ascoli Piceno che sono pervenute o che perverranno anche da soggetti interessati alla produzione di latte fresco.