Coalac, Celani chiede la ripresa produttiva alla Regione

Coalac, Celani chiede la ripresa produttiva alla Regione

E' venuto il momento di trovare una soluzione soddisfacente per le esigenze occupazionali, produttive e socio-economiche della filiera del latte fresco e mi auguro al riguardo che la Regione intervenga con la massima risolutezza ed incisività

Ascoli - Alla vigilia dell'incontro, che auspico stavolta finalmente risolutivo, del Governatore Spacca con il Presidente della Cooperlat Antonio Baietta a nome dell'Amministrazione Provinciale, intendo rinnovare la richiesta di tutela e ripresa produttiva, certa e in tempi brevi, dello stabilimento piceno della Coalac, simbolo delle gravi penalizzazioni che il territorio Piceno subisce da troppo tempo con decisioni sfavorevoli assunte in altri contesti.
Non è possibile far cadere nel silenzio il disagio dei lavoratori del sito trasferiti a Jesi che, quotidianamente sono costretti a fare i pendolari con tutte le ripercussioni negative in termini economici, familiari ed umani e, nel contempo, interrompere l'attività di un polo di eccellenza che è stato finanziato con contributi pubblici della cooperazione di questo territorio e deve pertanto rimanere al servizio di questa comunità.
Ogni volta che transito nelle vicinanze dello stabilimento di Marino del Tronto, avverto un senso di tristezza e profonda amarezza nel vedere trasformato un fiore all'occhiello dell'agricoltura e della zootecnia locale in una "cattedrale del deserto" dove, oltretutto l'inutilizzazione da mesi dei macchinari, ne aumenta il rischio di deperimento ed obsolescenza.
E' venuto il momento di trovare una soluzione soddisfacente per le esigenze occupazionali, produttive e socio-economiche della filiera del latte fresco e mi auguro al riguardo che la Regione intervenga con la massima risolutezza ed incisività per salvaguardare, almeno in questa occasione, una realtà produttiva di assoluta importanza per l'economia non solo del Piceno ma di tutte le Marche.
Lo chiedono a gran voce tutte le istituzioni, gli enti e le forze politiche, economiche e sociali di questo nostro territorio che non può e non deve sopportare più ulteriori ridimensionamenti delle sue realtà produttive più pregiate. In questa prospettiva, la Provincia riconferma la piena disponibilità a collaborare con la Regione Marche e con gli altri enti e soggetti interessati per favorire soluzioni positive, concrete e definitive.