Ascoli - Allarmismi, demagogia. Sul tema dei rifiuti si sta giocando una partita poco trasparente. Qualche parte politica, senza tenere conto dei costi che potrebbero gravare direttamente sui cittadini del Piceno, continua ad osteggiare la realizzazione della sesta vasca di Relluce senza porre alcuna alternativa.
Non ci sono altre interpretazione per alcune uscite fatte dal sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari e dei firmatari di un atto di convocazione urgente per l'Ata fatto recapitare in Provincia il 28 agosto per un'assemblea d'urgenza da convocare il giorno successivo, il 29 agosto.
Una richiesta nella quale si diffida il presidente Celani e la Provincia a non adottare provvedimenti che potrebbero provocare danni ai Comuni. E Celani rispedisce al mittente la diffida emanando un'ordinanza che
autorizza l'abbancamento di ulteriori rifiuti, pari a 18.500
tonnellate, nella vasca 4b di Relluce. Si elimina così per 4 mesi l'emergenza. Non si grava sui bilanci comunali e gli stessi Comuni potranno avere tutto il tempo per convenzionarsi con l'Asite, l'azienda multiservizi di Fermo, e conferire in quella discarica i rifiuti a partire da gennaio 2015.
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"In base a verifiche e sopralluoghi effettuati dal sottoscritto con i
tecnici della Provincia e stimando che l'impianto riceve mediamente da
settembre circa 4000 mila tonnellate al mese, questa soluzione - spiega il Presidente
Celani - consente di poter continuare
a fruire in piena tranquillità e sicurezza della discarica di Relluce ben oltre
la fine dell'anno. Quindi, dai primi
mesi del 2015, i rifiuti potranno essere conferiti nella discarica San Biagio
di Fermo. A tale riguardo è pronto per
essere siglato il relativo protocollo d'intesa: spetterà poi ai singoli Comuni
firmare con l'Asite, la società che gestisce il sito fermano, le apposite
convenzioni. Pertanto, le
amministrazioni locali del territorio non avranno problemi di bilancio per il
2014, visto che hanno tutto il tempo a disposizione per riprogrammare la Tari
2015 con risparmi per i cittadini nell'anno corrente. Ribadisco - prosegue Celani
- che questa dei rifiuti non è
un'emergenza ma una contingenza, a cui l'ordinanza della Provincia con senso di
responsabilità ha posto rimedio".
Il presidente Celani ha fatto
anche cenno a possibili scenari futuri. "Attualmente il costo di conferimento dei rifiuti a Relluce è di 83 euro
a tonnellata, il più basso delle Marche. Auspico nell'interessa della comunità
locale - sottolinea il Presidente - che venga realizzata la sesta vasca per mantenere i costi contenuti e
dare stabilità per i prossimi 10 - 15 anni al sistema di smaltimento nel
Piceno. Ci sarebbe inoltre tutto il tempo di pensare a soluzioni alternative.
In questo ultimo caso, aspetto proposte
dagli amministratori del territorio".
Il presidente della Provincia ha infine annunciato che scriverà nei prossimi giorni una lettera a tutti i sindaci del territorio e alle società Ascoli Servizi Comunali e PicenAmbiente per dare contezza della situazione e approfondire i contenuti dell'ordinanza della Provincia in materia di rifiuti.