Debiti fuori bilancio: tecnicismi inutili o situazione poco trasparente?

Debiti fuori bilancio: tecnicismi inutili o situazione poco trasparente?

Il Comune di Ascoli ci risulta avesse oltre 3 milioni di debiti non pagati al 31/12/2013, ma di questi interessi di mora nel bilancio non c'è traccia.

L'intervento in consiglio comunale  sul rendiconto di gestione era improntato ai postulati contabili di comprensibilità, veridicità, attendibilità, congruità e prudenza, che ogni buona amministrazione dovrebbe adottare. Postulati contabili che costituiscono, peraltro," i fondamenti e le regole di carattere generale cui deve informarsi l'intero sistema di bilancio". Quindi nessun tecnicismo, ma una  analisi su un documento che desta molte preoccupazioni per i dati in esso contenuti.
Parliamo di un rendiconto caratterizzato, purtroppo, dalla solita mancanza di trasparenza e leggibilità, ormai evidente scelta politica, poiché non supportato dalla possibilità di riscontro dei dati come diversamente attuato da altri Comuni (basterebbe andare verso un portale open data come hanno fatto altri Comuni come Bologna e Firenze).
Ho espresso forti preoccupazioni sulla consistenza patrimoniale del Comune di Ascoli che si basa su un inventario immobiliare del 1997. C'è da chiedersi quale attendibilità possa avere un documento contabile basato su dati vecchi di 16 anni. Un dato importante poiché si parla di un valore di circa 150 milioni di euro  che stranamente è rimasto  pressoché invariato negli anni (senza dubbio lo e' rimasto rispetto al 2012) nonostante le varie alienazioni.
Si hanno, quindi, molti dubbi sulla attendibilità e veridicità della consistenza patrimoniale del comune di ascoli.
Tanto piu' che anche le  immobilizzazioni finanziarie iscritte in bilancio per quasi 21 milioni di euro con il criterio del costo sono incerte e non è possibile per ora verificarle.
Per il tanto sbandierato tesoretto di 2,8 milioni di euro possiamo dire che in realtà non esiste poiché derivante da crediti di fatto non esigibili.
Lo stesso Sindaco Castelli, alla fine del dibattimento, ha sottolineato che è stata un'invenzione dei giornalisti che evidentemente lui giudica poco prudenti nel valutare documenti prettamente tecnici.

Alla fine ho trovato modo di sottolineare l'inesistenza nel bilancio di probabili debiti fuori bilancio per il mancato pagamento degli interessi di mora sui debiti non pagati. Ovvero, in base alla nuova normativa, Dlgs 192/2012,  gli interessi moratori decorrono dal giorno successivo alla scadenza del termine legale o contrattuale in maniera automatica vale a dire senza la necessità di alcun sollecito o richiesta da parte del creditore.
Il Comune di Ascoli ci risulta avesse oltre 3 milioni di debiti non pagati al 31/12/2013, ma di questi interessi di mora nel bilancio non c'è traccia.
Non meno preoccupante è stata la risposta dell'Assessore Gibellieri che in sostanza ha detto che la norma, sulla corresponsione automatica degli interessi, non viene applicata perché nessuno ne ha richiesto l'applicazione.
Vedremo cosa penseranno al proposito gli organi di controllo che provvederemo ad interessare sulla costruzione del Bilancio Comunale 2013.
Non meno preoccupante è stato l'intervento del consigliere Lattanzi che, invece di entrare nel merito delle cifre e delle questioni poste, ha invocato  una presunta legittimazione derivante del risultato elettorale.
Peraltro anche, sull'argomento, ha replicato che il problema dei pagamenti dei debiti della P.A. e' un fatto generale non capendo che stavamo discutendo di ben altro argomento, ovvero gli interessi di mora sui crediti.
D'altra parte, anche dopo la recente procedura di infrazione europea, l'europarlamentare  di destra Tajani, da parte sua, ha risposto che "è palese che l'Italia è il peggior pagatore d'Europa" sottolineando che  un altro punto dolente su cui si è concentrata l'attenzione di Bruxelles è proprio l'ammontare dei tassi d'interesse di mora riconosciuti sui pagamenti effettuati in ritardo, giusto per rispondere al sindaco che sull'argomento ha deciso di glissare per nascondere goffamente l'evidente lacuna contabile.
Considerato, come tutti sanno, che il comune di ascoli ha accumulato fortissimi ritardi nei pagamenti dovuti ai creditori (3 milioni di euro al 31/12/2013 a cui si aggiungono i negati interessi), possiamo dire, parafrasando Tajani, che il "comune di Ascoli  è tra i peggiori pagatori d'Europa", altro che isola felice.