Approvato il bilancio consuntivo 2013

Approvato il bilancio consuntivo 2013

Acciarri: Fare i prossimi bilanci senza contare sulle partecipate e ridurre i costi del personale in modo efficiente, con cautela senza, creare disosccupazione

Ascoli - Dopo la surroga del consigliere dimissionario Davide Aliberti (Lista AscolixAscoli) con Emidio Pierlorenzi, primo dei non eletti, il Consiglio comunale ha approvato il rendiconto 2013 illustrato nei numeri dall'assessore Daniele Gibellieri.
E nel gioco delle parti il Pd, con Giancarlo Luciani Castiglia, Francesco Ameli e Valentina Bellini, ha chiesto maggiore trasparenza soprattutto sulla conoscenza del valore delle partecipate, sull'effettiva consistenza del patrimonio comunale che non sarebbe inventariato dal 1997 e sull'esistenza di debiti fuori bilancio.
E se e vero che occorrerà verificare perché la bolletta telefonica del Teatro Ventidio Basso supera gli 8 mila euro vale però anche la pena di dire come nasce questo rendiconto secondo i revisori contabili che hanno validato la correttezza del documento economico-finanziario che ha rispettato il patto di stabilità, cosa affatto semplice.
I revisori fanno alcune raccomandazioni: monitorare il controllo di gestione per aumentare la produttività delle risorse a disposizione dell'amministrazione comunale, operando anche in efficienza sul personale, verificare il raggiungimento degli obiettivi, migliorare gli inventari in ogni servizio con una verifica annuale della consistenza e del valore dei beni inventariati, a non utilizzare l'avanzo di amministrazione (2 milioni e 804 mila euro), a non far ricorso ad entrate eccezionali da parte di società partecipate come Piceno Gas Distribuzione Srl per salvaguardare gli equilibri di bilancio.
E l'avanzo di bilancio, i 2 milioni e 804 mila euro che nel gioco delle parti Luciani Castiglia ha in realtà non spendibile perché 1 milione 800 mila euro sono in capo al fallimento dell'Ascoli Calcio, quindi inesigibili, è lo stesso sindaco Castelli a dire che non sono esigibili.
E' finito il tempo delle cortine fumogene – dice il Sindaco rivolgendosi alla minoranza – e quindi della demagogia, noi diciamo le cose come stanno”.
Da quel gioco delle parti crediamo che per la feroce situazione che alligna in questo territorio ci si debba per un po' astrarre e considerare il bene comune.
E' per questo che uno degli interventi del Pd, quello del consigliere Monica Acciarri, pare elevarsi e considerare la realtà che ci aspetta tutti dietro l'angolo. Il tema è proprio quello delle partecipate.
Credo che un Consiglio comunale e un'amministrazione debbano ragionare oltre che sulla mega sezione dei bilanci previsionali e consuntivi anche come misurarsi sul nostro immediato futuro. - dice Acciarri - Certo questo è compito più della maggioranza, dell'amministrazione, ma io credo che si debba ragionare in termini più complessivi. L'esempio della Coalac ce la dice lunga sul fatto che una collaborazione amministrativa di tutte le forze ha ottenuto un effetto positivo. Faccio un rilievo.
Questo è un bilancio che ha una forte dipendenza dalle partecipate, quindi la riflessione che va fatta è sul fatto che Renzi abbia detto che vuol fare un decreto per abolire le municipalizzate quindi occorre lavorare sul bilancio comunale sapendo che non abbiamo più questa facilitazione. Io chiedo uno sforzo a ragionare da qui a poco che non avremo più questo tipo di agevolazione. Sarà cura anche della minoranza, con i suoi esperti, nel dare un contributo perché poi oggi al governo della città c'è il centrodestra, domani potremmo esserci noi. Quindi uno dei temi sui quali dobbiamo lavorare e fare bilanci facendo a meno delle società partecipate.
Un altro tema sul quale chiedo di lavorare con grande cautela, visti i problemi del lavoro nel nostro territorio, è sul disallineamento del costo del personale. Si tratta di un lavoro di cesellatura, senza creare disoccupazione, nelle pieghe del bilancio, per far tornare i conti. Questo vale per chiunque sia al governo del Comune di Ascoli
”.
Il sindaco Castelli riprende nelle sue conclusioni il tema delle partecipate facendo presente comunque che se si dovrà fare a meno di esse in ogni caso la città, il bilancio se ne avvantaggerà perché in questi anni non si sono creati dei carrozzoni, ma ci sono società patrimonializzate, quindi nel caso di cessione ci saranno diverse decine di milioni di euro che entreranno nelle casse comunali.

Uno degli elementi da valutare sono alcune percentuali di differenza tra bilancio previsionale e questo consuntivo:  una riduzione dei trasferimenti statali del - 16,13% e una diminuzione delle spese correnti de - 16,11%.