Ascoli - Martedì c'è un nuovo incontro in
Regione sulla Cooperlat, oggi in Consiglio comunale era presente una
delegazione di lavoratori e i rappresentati del sito produttivo
ascolano dell'ex Coalac hanno ringraziato la politica per la
vicinanza alla lotta che i lavoratori stanno sostenendo soprattutto
perché “il progetto padano di chiusura dello stabilimento è
stato bloccato”.
All'insegna della prudenza l'intervento
del sindaco Guido Castelli che evidenzia come il suo impegno, quello
del presidente della Provincia, dei parlamentari, dei consiglieri
regionali e comunali, ora è forte soprattutto dal punto di
discrimine rappresentato dalle nette prese di posizione del
presidente della Regione Gian Mario Spacca, che il vice presidente
Antonio Canzian ha il compito di far valere nei prossimi incontri.
La
produzione di latte fresco non si tocca.
Questo nodo cruciale prevede
l'impegno della Regione al sostegno tramite le risorse del Piano di
sviluppo rurale, anche per quanto riguarda la zootecnia, elemento
questo che rassicura tutti quegli allevatori che in questa vicenda
sono coinvolti.
Ci sarebbero anche dei privati pronti a rilevare l'ex
Coalac, se Cooperlat volesse cederla, con la possibilità però di
continuare la produzione di latte fresco. Pare davvero unica come
situazione questa della ex Coalac che, pur vedendo in attivo la parte
picena di produzione lattiero casearia, in realtà dovrebbe pagare
per le situazioni di negatività che arrivano dai conti piemontesi.
Ma i lavoratori dell'ex Coalac aspettano al varco le decisioni delle
cooperative marchigiane su questa vicenda e quelle del sindacato.
Immagine dell'Agenzia Fotospot