Trasparenza,
rigore, pareggio di bilancio. Sono i cardini su cui ruota la nuova
gestione economica e patrimoniale del Pd Marche.
La strada da percorrere è tutta in salita, ma la direzione è certa:
arrivare al risanamento dei conti, con massima limpidezza e minimo
tempo.
“Per
un partito la corretta amministrazione delle proprie risorse è la
prova di una buona capacità di governo
– ha esordito la Tesoriera del Pd Marche, Giorgia
Sampaoli,
di fronte all’Assemblea dei democratici, riunita ieri sera a
Chiaravalle – La
nuova politica finanziaria del Pd sarà improntata a rigore e
sobrietà. I nostri obiettivi sono raggiungere l’equilibrio
finanziario a fine anno, ottenere il pareggio entrate-uscite ogni
mese e saldare i debiti pregressi”.
Il
quadro economico-finanziario illustrato dalla Tesoriera non è certo
roseo. Il risultato
di gestione del 2013,
eredità della passata amministrazione, presenta segno negativo: meno
3.395,37 euro. Ma al di là del disavanzo economico, è la situazione
debitoria a preoccupare, con una passività
che si attesta intorno
agli 800 mila euro.
Un
peso, quello che grava sulle spalle del Pd Marche, legato a debiti
pregressi,
principalmente verso fornitori ed Erario. Non è stata di aiuto per
l’equilibrio economico del partito neanche la protratta
irregolarità dei versamenti da parte degli eletti, parlamentari e
consiglieri regionali. Nell’ultimo mese, comunque, sollecitati,
hanno regolarizzato quasi completamente la loro posizione
contributiva nei confronti del partito. La donazione, poi,
dell’immobile sito in piazza Stamira 5, ad Ancona, effettuata dai
Democratici di Sinistra al Pd Marche, oltre al valore positivo
dell’acquisizione, ha portato nuovi debiti.
Per
far fronte a tale difficile situazione e cambiarla concretamente, la
Segreteria regionale, su proposta del vice segretario del Pd Marche,
Gianluca Fioretti, si è impegnata anche a portare in Assemblea, a
novembre 2014, il Bilancio
preventivo pluriennale 2015-2016,
per aprire un confronto sulla programmazione futura, ascoltando
aspettative e proposte dei singoli.
“Gli
anni 2011, 2012 e 2013 sono stati caratterizzati da costi di gestione
eccessivi
– ha ricordato la Tesoriera Sampaoli nel corso della riunione dei
democratici – ora
è il momento di dare attuazione ad un rigoroso piano di risanamento,
in parte già avviato”.
Urgente,
dunque, una nuova politica di gestione economico-finanziaria del Pd
Marche, improntata a concretezza,
sobrietà e trasparenza.
Il Bilancio
di previsione 2014
fissa così diverse azioni per abbattere il debito e raggiungere il
risanamento: cassa integrazione per il personale; abbattimento del
90% dei costi operativi, come utenze telefoniche, conti correnti
bancari, fornitura dei quotidiani; pianificazione di rateizzazioni e
piani di rientro delle posizioni debitorie. Promozione, poi, della
contribuzione volontaria dei cittadini con il due per mille.
Entrate
certe e uscite commisurate: questa è la prospettiva per il futuro.
Tutto sarà orientato al progressivo
miglioramento
della situazione economica del partito.