Ascoli - Tweet,
tweet e ancora tweet. Il Gaspari pensiero affidato all’uccellino
non esce dall’ornitologia e affonda. Nelle
140 battute di questa attualissima forma di comunicazione il primo
cittadino rivierasco lancia un singolare j’accuse ma rischia il più
classico degli autogol, forse per l’estrema sintesi che l’uccellino
impone.
Secondo
Giovanni Gaspari avremmo escogitato di piazzare un autovelox sulla
sopraelevata nel tratto di Porto d’Ascoli per sanare i conti della
Provincia.
E
preso com’è da questa visione dimentica che esistono dei verbali
ufficiali che indicano quel tratto come pericoloso.Ma
perché non ci abbiamo pensato prima? Perché prima di avviare una
drastica cura per sanare il bilancio provinciale non abbiamo pensato
a questo sistema? Pratico, poco costoso e altamente remunerativo…
Eppure
anche il Comune di S. Benedetto, alle prese con un bilancio che ha
sollevato polemiche e non soltanto quelle…, avrebbe potuto piazzare
qualche autovelox. Ah! Già. Ha preferito rendere a pagamento gli
stalli di sosta del lungomare, e non solo, che per una città che
vive di turismo è senz’altro la soluzione migliore.
Il
bilancio della Provincia, invece, non è il frutto dei cinque anni di
gestione centrodestra ma sono le conseguenze, disastrose, lasciate in
eredità dai compagni di partito di Giovanni Gaspari.
Capisco
che per il primo cittadino rivierasco possa risultare alquanto
imbarazzante doverlo ammettere ma se invece di cinguettare avesse la
bontà di rileggersi i bilanci dei quindici anni in cui il
centrosinistra ha guidato la Provincia scoprirebbe una ben diversa
realtà.
Più
volte negli ultimi anni ho invitato Di Francesco, responsabile
provinciale di quel PD di cui Gaspari fa parte, a visionare i bilanci
provinciali, per un confronto sereno e aperto ma … lo aspetto
ancora.
Venga
a trovarci, sindaco Gaspari, e venga a trovarci magari con il suo
segretario Di Francesco. Insieme potremo leggere il bilancio della
Provincia dal 2000 al 2009 e toccare con mano cosa hanno combinato i
suoi compagni di partito e cosa stiamo facendo per risanarlo.
Così
come i bilanci, non i tweet, dimostrano che il rigore che abbiamo
posto per sanare i conti della Provincia consentirà a chi verrà
dopo di noi di amministrare con molta più serenità.
E a
Gaspari ricordo che quando l’elettorato volle porci alla guida
dell’Ente trovammo un bilancio già dissestato.
Non
saranno certo gli ipotetici 200mila euro dell’autovelox la panacea…
Ma, a proposito, ora che S. Benedetto è tutta una zona blu dove sono
i milioni di euro che dovrebbero esser stati incassati in questi
ultimi anni? Dove sono tutti gli euro incassati con la tassa di
soggiorno? Non dovevano servire per migliorare i servizi, per
completare il lungomare? Che siano serviti a fare cassa?
Il
nostro esercito combatte ancora e non si ritira. E’ il sindaco
Gaspari ad essere in trincea con l’elmetto. Le sue truppe, quelle
sì, sono in ritirata. Attaccato quotidianamente dalla sua stessa
maggioranza, appeso ad un solo voto, e in balia di continue figuracce
amministrative, come nel caso della convocazione del Consiglio
comunale per il bilancio.
Sul
tappeto credo che abbia problemi e non da poco. Ne cito solo alcuni:
stadio, pensiline, sporcizia, viabilità, rifiuti ed anche discarica.
Ebbene
si, discarica. Anche in questo caso inviterò Gaspari in Provincia
per discuterne. Venga a trovarmi per parlare insieme delle
discariche. Potrà quindi constatare la corretta gestione che ho
sempre posto come sindaco prima e come presidente della Provincia in
seguito, nella risoluzione del problema evitando situazioni di crisi
irreversibili per il territorio.
Ma, a proposito, sindaco ci vuole
rassicurare per la discarica di San Benedetto chiusa da diversi anni:
è stato fatto tutto per metterla in sicurezza, al di là di ogni
disposto normativo in tal senso? Ne vogliamo parlare?