La ristrutturazione del debito della Provincia di Ascoli Piceno

La ristrutturazione del debito della Provincia di Ascoli Piceno

Celani: L'operazione di ristrutturazione del debito della Provincia può essere definita una buona pratica amministrativa e si è concretizzata in una rinegoziazione di posizioni debitorie per oltre 54 milioni e 373 mila euro

Ascoli - L'Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno ha scelto di puntare anche sulla ristrutturazione finanziaria del proprio debito come strumento virtuoso per ottenere risparmi e per abbassare il cospicuo stock di debito pregresso accumulato nelle precedenti gestioni amministrative.
Questa esperienza amministrativa verrà illustrata in un convegno aperto agli enti locali, alle associazioni di categoria e agli operatori del settore venerdì 11 luglio, alle ore 9.30, nella sala consiliare di palazzo San Filippo.
L'iniziativa è stata presentata stamane dal Presidente della Provincia Piero Celani, dall'Assessore al Bilancio Vittorio Crescenzi e dal Ing. Paolo Di Antonio partner di Ingegna Finanza, l'advisor che ha condotto e certificato l'operazione di ristrutturazione del debito.
Erano presenti i dirigenti dell'Ente, il dott. Giuseppe Serafini e il dott. Eros Nunzio Libetti, che ha curato il percorso tecnico da parte della Provincia.
Alla conferenza di presentazione ha anche partecipato il dott. Ferruccio Squarcia, Amministratore delegato Confindustria Servizi srl Ascoli che modererà i lavori del convegno.
Tra gli interventi previsti nella giornata di venerdì ci sarà quello del prof. Giovanni Piersanti, Ordinario dell'Università di Teramo e Presidente del Consorzio Universitario per gli studi economici e ­finanziari e dei rappresentanti delle banche interessate alla ristrutturazione: il dott. Marco Santarcangelo di FMS Wertmanagement e per la Banca dell'Adriatico: il dott. Vittorio Meconi Coordinatore di mercato retail e il dott. Tonino Simonetti Direttore ­della filiale di Ascoli Piceno.
"L'operazione di ristrutturazione del debito della Provincia può essere definita una buona pratica amministrativa e si è concretizzata in una rinegoziazione di posizioni debitorie per oltre 54 milioni e 373 mila euro - ha spiegato il presidente Celani - una sfida impegnativa condotta in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa vigente, con l’assistenza e la supervisione di Ingegna Finanza, che ha assunto un ruolo di terzietà portando avanti le analisi tecniche di convenienza economico-finanziarie.
L'operazione ha conseguito risultati molto positivi generando complessivamente un risparmio sul triennio 2013-2015 pari complessivamente ad oltre 5 milioni e 811 mila euro. Da evidenziare che l’operazione è stata condotta anche per conto della Provincia di Fermo, in quanto, al tempo, le posizioni debitorie, dopo la divisione dei due province avvenute nel 2009, non erano state novate. La Provincia di Fermo gode quindi di un quota parte dei benefici economico-finanziari della rinegoziazione
".
L'assessore Crescenzi ha sottolineato "la valenza di questa iniziativa funzionale anche al piano di riequilibrio economico e finanziario dell'Ente e che ha ricevuto in questo ambito indirettamente il riconoscimento della stessa Corte dei Conti come buona operazione di finanza pubblica. In particolare, non solo si è ridotto il valore attuale dello stock di debito esistente al tempo, ma la ristrutturazione del debito ha soprattutto consentito di 'liberare' risorse finanziarie utili al risanamento dei conti e agli investimenti sul territorio. Al convegno - ha proseguito l'assessore Crescenzi - abbiamo invitato non solo i 33 comuni del Piceno ma anche i comuni del vicino Abruzzo e del Fermano nell'ottica del principio di sussidiarietà di mettere a disposizione un'esperienza ed un percorso utile anche per altre amministrazioni".
L'ing. Di Antonio ha evidenziato "l'ottimo lavoro di squadra della Provincia di Ascoli Piceno effettuato nell'ambito di in un'esperienza professionale coinvolgente ed unica a livello nazionale per complessità di un contesto in rapida evoluzione normativa e finanziaria e in considerazione anche della spending review con il taglio massiccio di trasferimenti dello Stato e delle Regioni che ha inciso pesantemente sui bilanci degli enti locali territoriali, penalizzando in particolar modo le Province in piena trasformazione istituzionale".