Lettera aperta del Comitato Area Carbon

Lettera aperta del Comitato Area Carbon

Lanciato un appello alla politica

Ascoli - Pubblichiamo la lettera aperta inviata dal Comitato area Carbon:

"Al Governatore della Regione Marche Gian Mario Spacca

Al Vice Presidente della regione Marche Antonio Canzian

Al Presidente del Consiglio Matteo Renzi

Al Ministro dell'Ambiente

Al Ministro dello Sviluppo Economico

Al Presidente della Commissione Ambiente della Camera

All'On. Luciano Agostini

Al Sindaco di Ascoli Piceno

Ai consiglieri comunali

Al Presidente della Provincia di Ascoli Piceno

Al Consorzio Restart

Alla Fondazione Carisap di Ascoli Piceno

All’Università di architettura UNICAM

All'Università Politecnica delle Marche

All’Istituto Nazionale di Urbanistica

Agli Ordini Professionali

Alla Confindustria di Ascoli Piceno

Ai Sindacati

Al Coordinamento delle associazioni ascolane

Alla Camera di Commercio

Al CNA

Al Piceno Consind

Lettera aperta del Comitato Area Carbon al Governatore Spacca, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e a tutti i soggetti istituzionali, politici e sociali del territorio ascolano.
Da un anno, come cittadini indipendenti, informiamo la città sui rischi insiti nell' "operazione Area Carbon", che prevede lo scambio dei costi di bonifica con una variante che autorizzerebbe oltre 1300 appartamenti invendibili, onerosi per la collettività e, pertanto, contrari all'interesse economico dei cittadini e degli stessi imprenditori.
Abbiamo presentato ben 15 osservazioni (su www.areacarbon.it e pagina Facebook "Area Carbon"), allo scopo di migliorare un Piano Regolatore che si limita a raccogliere varianti zeppe di inutile residenzialità, senza nessuna cura dei veri bisogni della collettività, del territorio e delle sue eccellenze, del patrimonio immobiliare già in vendita e in affitto. E soprattutto, senza nessuna lungimiranza per le prospettive economiche della città.
Anche alla luce delle notizie recenti sulla disponibilità di fondi regionali da destinare ad Area Carbon, lanciamo un appello al Governatore Spacca, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, a tutte le forze politiche e sociali presenti sul nostro territorio, per intraprendere e sostenere un percorso alternativo alla variante in itinere, allo scopo di dare al territorio ascolano serie chances di ripresa economica e di ricostruzione del tessuto sociale, gravemente ferito dalla deindustrializzazione e dalla recessione.
La nostra proposta si articola nelle seguenti fasi:
1) L’espropriazione dell'area (oppure, l'individuazione di strumenti alternativi, come per esempio la costituzione di una Società di Trasformazione Urbana pubblico/privata, con conferimento del diritto di proprietà in cambio della costituzione di diritti sull'area).
2) La formazione di un Investimento Territoriale Integrato (I.T.I.), strumento previsto dalle politiche comunitarie per creare strategie integrate di sviluppo territoriale.
Premesso che, ad oggi, il pianificatore ascolano si trova in pieno conflitto di interesse e che l'Amministrazione comunale non ha proposto nessun progetto alternativo allo scambio della bonifica con inutili case, si chiede che la Regione, tramite i propri uffici tecnici e società di consulenza, supporti l’elaborazione dell’ITI, anche al fine di garantire la giusta collocazione e la sinergia di un progetto di alta riqualificazione urbana entro il contesto della Macro Regione Adriatico Ionica.
3) La previsione, in detto ITI, di un concorso internazionale di idee (o di una procedura di evidenza pubblica, comunque denominata) per un masterplan che abbia ad oggetto la preventiva bonifica, quindi la pianificazione, la progettazione e la gestione pluridecennale di una o più opere da realizzare sui 27 Ettari di un'area centrale posta all'interno della nostra città, capoluogo territoriale di interesse storico, culturale e paesaggistico di pregio, vocato alla produzione agro-alimentare di qualità e ad un turismo culturale e ambientale.
4) Il coinvolgimento, nella redazione del bando e nella promozione del masterplan, di soggetti qualificati (come le Università, l’INU, la Fondazione Carisap, gli ordini professionali), allo scopo di creare un vero e proprio laboratorio di riqualificazione urbana di rilievo europeo, con immediati benefici economici per il territorio (divulgazione dell’evento sui media e sulla stampa specializzata, convegnistica, eventi culturali e turismo di qualità, promozione del territorio e delle sue eccellenze, etc).
Il Comitato invita tutte le parti politiche e sociali a farsi parte attiva nella costruzione condivisa di un progetto politico, urbanistico e finanziario di vera riqualificazione urbana, in grado di produrre benefici economici per tutti e non per pochi.  A questo scopo, il Comitato promuoverà nei prossimi giorni incontri con le istituzioni e le parti interessate, come la Regione, il Comune, il Consorzio proprietario, la Fondazione Carisap, i soggetti esponenziali del territorio (associazioni, categorie produttive, sindacati), i rappresentanti istituzionali e politici.
Chiediamo alle forze di opposizione consiliare di formalizzare e sostenere la nostra proposta, nell'interesse comune a costruire non più inutili case, ma un futuro di possibilità economiche e sociali nuove, durature e sostenibili per la nostra città".