Ancona - Il
vicepresidente della giunta regionale Antonio Canzian interviene a
seguito dell’incontro di ieri con i rappresentanti delle cooperative
marchigiane della Cooperlat,
per precisare alcuni punti essenziali della vicenda .
“Ai
dipendenti e agli allevatori che hanno il proprio destino e il futuro
delle loro famiglie, legati a doppio filo alla vertenza ex Coalac, per
formarsi un’opinione,
sono state offerti due tipi di informazione, specchio di altrettante
modalità di comportamento: quelle strillate e strumentali con l’unico
scopo da parte di alcuni esponenti politici di mettersi in vetrina e
autopromuoversi, le altre meno eclatanti al punto
da sembrare sottotono, ma sicuramente più responsabili e concrete
perché basate sulla forza delle proposte e dei contenuti di progetti e
di azioni costruttive. Un modo di agire, quest’ultimo, che sta
riportando nella giusta direzione, cioè il mantenimento
in produzione della Coalac, una trattativa che deve essere
obbligatoriamente legata ad una prospettiva di crescita del brand “Latte
piceno- marchigiano di qualità”.
La
giunta regionale si è sempre impegnata su questa vicenda in maniera
trasparente e responsabile, avendo a cuore il futuro dei lavoratori e
della filiera produttiva,
come dimostra anche il verbale della riunione dell’ 11 giugno di cui
questo è uno stralcio “…
La chiusura dello stabilimento produttivo di Ascoli costituisce un
ostacolo nella costruzione di un percorso virtuoso a vantaggio
dell’intero sistema poiché sembra andare in una diversa direzione; da
qui il forte impulso della Regione a riflettere e valutare
ogni possibilità, con l’obiettivo della continuità delle produzioni
nello stabilimento. Si chiede la disponibilità di Cooperlat ad avviare
un confronto, con il Servizio agricoltura, sulle misure che la Regione
può attivare con il nuovo PSR per verificare
se possono essere compatibili con una modifica delle strategie
produttive adottate e mantenere una stabile continuità produttiva nello
stabilimento di Ascoli Piceno. In via subordinata, considerata
l’importanza che riveste lo stabilimento di Ascoli per il
territorio, si chiede la disponibilità a valutare le eventuali
manifestazioni d'interesse a rilevare lo stabilimento, che dovessero nel
frattempo pervenire.”
"Come si può osservare - aggiunge il vice presidente Canzian - l’intento della Regione è palese e non può essere sottoposto ad interpretazioni
a dir poco soggettive se non distorsive. In
ogni caso, al di là delle variegate interpretazioni, ritengo utile
ribadire che resta essenziale, per un confronto ampio e proficuo ed un
esito positivo, la
prosecuzione dell’attività nello stabilimento di Ascoli Piceno così
come chiaramente manifestato dalla giunta regionale nell’ultima seduta
del 9 giugno.
Questo
sarà il primo elemento che porremo nell’incontro di martedì prossimo,
17 giugno con la Cooperlat che, peraltro, ha giudicato favorevolmente
il percorso
e i contenuti della proposta regionale .”