Di Francesco: Scenario provinciale rappresentato da Canzian con approssimazione e superficialità

Di Francesco: Scenario provinciale rappresentato da Canzian con approssimazione e superficialità

Il risultato finale delle elezioni conseguito nella nostra Provincia dal Pd è più che positivo con tante conferme e nuove conquiste di comuni che investono tutta l’area montana, la vallata del tronto, il Tesino e la Val Menocchia

San Benedetto - "Non posso esimermi dal non replicare alle dichiarazioni strumentali, ingenerose e altamente offensive che mi sono state rivolte dal Vice Presidente regionale Antonio Canzian, che a mio avviso in maniera scomposta e grottesca considerato il livello delle argomentazioni espresse, tenta acrobaticamente di rimpallare la responsabilità della pesante sconfitta di Ascoli ad altri senza chiedersi invece che cosa avrebbe potuto fare egli stesso per contribuire a un risultato diverso rispetto a quello che si è determinato.
Questo attacco del tutto strumentale mi offre l’opportunità di evidenziare alcuni punti politici che ritengo assolutamente importanti e che fanno chiarezza rispetto allo scenario provinciale rappresentato da Canzian con molta approssimazione e superficialità (forse perché in questo lungo periodo di campagna elettorale non è stato molto presente):

  1. Il risultato finale delle elezioni conseguito nella nostra Provincia dal Pd è più che positivo con tante conferme e nuove conquiste di comuni che investono tutta l’area montana, la vallata del tronto, il Tesino e la Val Menocchia, e soprattutto la vittoria nei comuni dove eravamo all’opposizione da anni, e ci consegna una maggioranza di governo di area vasta provinciale che va oltre il 70% con un incremento significativo e un saldo positivo maggiore per quanto riguarda le amministrazioni di centro sinistra targate Pd rispetto al 2009.

Purtroppo usciamo sconfitti ma a testa alta a Castel di Lama e Montalto (gli unici due comuni che amministravamo) nonostante l’ottimo lavoro svolto dal candidato sindaco per Castel di Lama Alessandro Corradetti, dai candidati tutti e dal gruppo dirigente locale in una sfida difficile, ma con la consapevolezza di aver fatto il possibile per vincere le elezioni e non esserci riusciti arrivando secondi su sette liste per uno scarto di preferenze non rilevanti e di certo un punto di ripartenza con un progetto concreto di cambiamento

Pertanto il dato politico finale a livello provinciale va ben oltre le aspettative e questo grazie a tutti coloro che si sono impegnati concretamente e all’azione di prossimità nei territori da parte di tutto il gruppo dirigente nelle sue varie articolazioni che ha saputo offrire un progetto di rinnovamento e cambiamento con grande capacità di innovazione, con tanti candidati a sindaco giovani e una nuova classe dirigente che ha dimostrato di essere all’altezza del compito e delle difficili sfide di governo nelle nuove amministrazioni.

  1. Elezioni Ascoli Piceno:

Al contrario della rappresentazione strumentale e soprattutto fragile nei contenuti che viene fornita per giustificare in modo maldestro la sconfitta elettorale di Ascoli cercando di attribuire ad altri le responsabilità ci tengo a precisare che ad Ascoli c’è stata soprattutto in questo ultimo periodo una solida unità di intenti nonostante la sfida si presentasse molto difficile e connotata da molteplici criticità.

Ho partecipato personalmente al porta a porta, ai banchetti in piazza ad Ascoli, ad altre iniziative organizzate dal provinciale tutte ad Ascoli che hanno riscontrato una grande partecipazione per dare un segnale concreto di vicinanza e sostegno oltre alle tante altre iniziative importanti svolte mettendoci la faccia in prima persona.

Purtroppo invece ho constatato che coloro che oggi puntano l’indice contro altri per sottrarsi alle responsabilità politiche di questa sconfitta, sono risultati quasi sempre assenti agli incontri e alle tante iniziative di confronto e ascolto con la cittadinanza nei quartieri promosse dal candidato sindaco, e soprattutto non hanno contribuito a rappresentare il valore aggiunto visto il responso delle urne ( nella lista del Pd c’è anche chi ha preso una sola preferenza.).

Mi corre l’obbligo aggiungere e ribadire una considerazione politica che è un pensiero diffuso di molti ascolani, che una città e un partito che ad Ascoli esprime la massima autorità isituzionale ai vertici della regione che è di Ascoli oltre ad essere stato il capo dell’opposizione in questi anni non può ottenere un risultato del genere. . Le responsabilità della sconfitta sono di tutti nessuno escluso

Non credo che si possa trattare di lesa maestà bensì è un dato politico inconfutabile e incontrovertibile.

Ho messo in campo per Ascoli tutto l’impegno possibile nonostante fossi assorbito dai tanti incontri negli altri comuni del territorio provinciale che andavano al voto per sostenere tutti nessuno escluso, un impegno speciale e personale di gran lunga maggiore rispetto a quello di San Benedetto nelle passate elezioni del 2011, ho ascoltato e mi sono confrontato con molti cittadini e nostri elettori ascolani e la stragrande maggioranza delle persone mi ha fatto presente che ad Ascoli in questi anni non è esistito il partito in termini di proposta e costruzione di un progetto alternativo a Castelli e che l’opposizione sembrava quasi non esistere. Questa era la voce dei cittadini di Ascoli che forse in questi anni avremmo dovuto ascoltare di più e coinvolgere maggiormente, io l’ho compreso parlandoci e confrontandomi quotidianamente con loro, questo lavoro andava fatto e purtroppo è mancato nel corso degli anni.

Infine vorrei ringraziare per l’impegno la collaborazione e il coinvolgimento il candidato sindaco Giancarlo Lucani Castiglia e la segretaria comunale Carla Rossi per il lavoro che insieme abbiamo portato avanti tra mille difficoltà con concretezza serietà e spirito di sacrificio.
Ripartiamo dalle nuove energie e con la voglia di riscatto e con la convinzione che si potrà costruire un nuovo futuro per il bene di Ascoli e ritornare al governo della città"